Con 71 voti su 71, il Gran Consiglio ha ritenuto ricevibile l'iniziativa popolare presentata dal Ps.
BELLINZONA - I costi dei premi della cassa malati stanno diventando insostenibili. E oggi, lunedì 16 ottobre, il Gran Consiglio ha deciso, all’unanimità, di ritenere ricevibile l'iniziativa popolare lanciata, nel dicembre del 2022, dal Partito Socialista (PS) Ticino "Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%)".
Presentate 9'695 firme
Promossa da Laura Riget (primo promotore), Marina Carobbio, Ivo Durish, Fabrizio Sirica, Danilo Fiorini, punta a essere «una misura concreta per il ceto medio». Se il popolo ticinese dovesse esprimersi favorevolmente, saranno introdotti dei parametri legali in modo che il costo netto del premio di cassa malati non super in nessun caso il 10% del reddito disponibile per unità di riferimento. La richiesta è di «aumentare l'impegno finanziario annuale netto a carico del Cantone nel settore delle riduzioni dei premi ordinari dell'assicurazione malattia obbligatoria».
Reazione del PS
La notizia della ricevibilità è stata accolta «con soddisfazione» dal Partito Socialista ticinese. «Dopo aver superato questo primo scoglio - si legge nella nota diffusa - chiediamo ora che il Consiglio di Stato presenti rapidamente un messaggio che approvi o che perlomeno presenti un controprogetto sostanziale e concreto a questa iniziativa. Iniziativa che ora più che mai è fondamentale per rispondere a una delle problematiche più sentite dalla cittadinanza ticinese, ossia l’esplosione dei premi di cassa malati. È importante agire rapidamente attuando questa iniziativa e facendo così un primo passo verso premi in base al reddito, con l'obiettivo a medio termine di implementare una cassa malati unica a livello federale finanziata sulla base di premi in base al reddito. Questo rappresenterebbe un passo importante verso una maggiore equità del nostro sistema sanitario».
A livello federale un'iniziativa simile
Il PS chiede dunque al governo di mettere il piede sull'acceleratore sulla questione. Ricordano, però, che il prossimo marzo a livello federale si voterà su un'iniziativa analoga: anch’essa sostiene che i premi non superino il 10% del reddito disponibile. «Il PS Ticino auspica che troverà un ampio consenso nella popolazione e che venga accettata in votazione. Se questo non dovesse succedere, è chiaro che la nostra iniziativa cantonale diventa ancora più importante e attuale per il Cantone Ticino, dove i salari sono i più bassi della Svizzera e l'aumento dei premi è ancora più sentito».
Lo studio Supsi
A sostegno della proposta, era stato presentato uno studio elaborato dalla SUPSI, a dimostrazione del fatto che le economie domestiche, quelle a ridosso della soglia per potere beneficiare delle riduzioni RIPAM (appena sotto o appena sopra), subiscono un impatto dei premi di cassa malati superiore al 10%. Sono soprattutto anziani senza prestazioni complementari, coppie senza figli e persone sole a pagare il prezzo più alto, tenuti a pagare fino al 20% del proprio reddito disponibile ogni mese. «Inaccettabile», aveva giudicato il PS. «Con questa proposta si vuole sostenere in maniera mirata il ceto medio al posto di sperperare milioni in sgravi fiscali per le famiglie più benestanti».