Il debito pubblico a fine 2024 dovrebbe superare l’importo di 2,6 miliardi di franchi. Tra le misure future: tagli agli stipendi
BELLINZONA - «Siamo consapevoli che stiamo presentando una fase di riequilibrio finanziario che necessiterà di tempo e sforzi da parte di tutti. A imporcelo è prima di tutto la Costituzione cantonale, regolata dai freni di disavanzo». Ha aperto con queste parole la conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona, il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa, nell'ambito della presentazione del Preventivo 2024 che prospetta un buco nelle casse del cantone da 95,7 milioni di franchi. Cifre rosse giustificate da pandemia, guerra in Ucraina, pressione inflazionistica e rialzo dei tassi di interesse, ha sottolineato.
Unitamente al preventivo è stato presentato un primo pacchetto di misure di rientro finanziario per un ammontare di circa 134 milioni di franchi. Per correggere progressivamente le finanze del Cantone e ritrovare così il pareggio dei conti, nel 2025 il piano di azione del governo prevede un primo intervento con il preventivo 2024 e un secondo, con il preventivo 2025.
Conti sempre più in rosso
L'arduo compito di presentare la difficile situazione, il direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta. Nel suo intervento ha sottolineato che, data l'attuale situazione sui mercati e la riserva per distribuzioni future negativa, non sono stati previsti gli utili della BNS nel preventivo. Una considerazione pesante che ha portato il disavanzo per il 2024 -40 a -95.7 milioni di franchi.
Osservando i numeri nel dettaglio, il preventivo 2024 presenta un disavanzo d'esercizio di 95,7 milioni di franchi, un autofinanziamento di 122,5 milioni di franchi e un grado di autofinanziamento del 40.8%. Considerato un onere netto per investimenti di 300,2 milioni di franchi, mantenuto quindi a livelli elevati, il disavanzo totale ammonterà a 177,6 milioni di franchi e il debito pubblico a fine 2024 dovrebbe superare l’importo di 2,6 miliardi di franchi. Il capitale proprio resta negativo e potrebbe superare, tenuto conto dei dati di preventivo 2023 e 2024, i -270 milioni di franchi.
Per quanto riguarda la spesa corrente (spese totali, dedotti i contributi da riversare e gli addebiti interni), si è attestata in crescita dell’1.5% rispetto al preventivo 2023 (+59.3 milioni di franchi), quindi a un tasso contenuto, mentre i ricavi correnti (ricavi totali, dedotti i contributi da terzi da riversare e gli accrediti interni), nonostante non siano previste quote sugli utili della BNS, sono previsti in crescita dell’1.1% rispetto al preventivo 2023 (+42.7 milioni di franchi).
«C'è ancora molta incertezza - ha commentato Vitta -. La situazione andrà monitorata, noi ora dobbiamo guardare già al 2025». Anno in cui «il freno di disavanzi ci impone ulteriori misure perché altrimenti non rispetteremo i vincoli del meccanismo, legati al disavanzo presentato in sede di preventivo e alle perdite cumulate nel corso degli anni. Agire oggi è importante per conquistare margini di progettualità e per evitare tagli generalizzati che comportano decisioni dolorosi e bloccare investimenti e sviluppo», ha detto.
Tagli agli stipendi superiori ai 60mila franchi
Il Consiglio di Stato ha deciso di operare su tre livelli per il 2024: correggendo le tendenze relative all’evoluzione della spesa; rivedendo i meccanismi e i parametri alla base di alcune prestazioni in un’ottica strutturale; sfruttando i margini di manovra, comunque ridotti, a disposizione sul fronte delle entrate. Le misure di rientro corrispondono a 134 milioni di franchi e toccano tutti gli ambiti, quali personale, beni e servizi, trasferimenti, di competenza sia del governo che del parlamento. Tra le quali rientra anche il taglio dei salari del personale per gli stipendi sopra i 60mila franchi annui, annunciato ieri. In base alla scala salariale potranno essere ritoccati fino all'1,45%.
Misure di riequilibrio finanziario
Con il preventivo 2024, senza considerare le revisioni di tendenza, sono presentate misure di rientro finanziario per un ammontare di 133,91 milioni di franchi, in parte di competenza del Governo, in parte di competenza del Parlamento. Queste misure, toccano tutti gli ambiti: dal personale, ai beni e servizi, ai trasferimenti, riservati gli ambiti esclusi dal decreto legislativo sul preventivo 2023. Saranno applicate limitatamente nel 2024.
Nell’ambito delle sue competenze, il Consiglio di Stato taglierà 11,47 milioni di franchi per le spese relative alle spese per il personale. Saranno poi sciolti degli accantonamenti per 6 milioni, migliorando globalmente il risultato d’esercizio di 17.47 milioni di franchi nel 2024. Il governo ha deciso tra le altre misure di bloccare le rivalutazioni funzionali (ma non il blocco delle promozioni), chiudere l'internato del centro psicoeducatico dell'OSC di Stabio nella fascia serale-notturna per un risparmio di 100mila franchi all'anno, rinunciare agli assistenti linguistici, sopprimere i percorsi SSS edili, reintrodurre il numero chiuso al corso passerella del Liceo di Bellinzona fissandolo a 75 studenti su tre sezioni, sciogliere parzialmente gli accantonamenti per le spese del personale e ritoccare indirettamente gli stipendi sulla quota di oneri sociali.
Saranno inoltre ridotti i finanziamenti per le case anziani, i servizi di assistenza e cura a domicilio (SACD), le organizzazioni di cure a domicilio private e infermieri indipendenti, così come per i servizi d'appoggio e contributo diretto per il mantenimento dei pazienti a domicilio. Ma anche strutture per disabili e di protezione per minorenni. Anche a Usi, Supsi e Dfa arriveranno meno fondi. Per un risparmio complessivo di 39,60 milioni di franchi solo nel 2024.
Tra le misure di competenza del Parlamento, rientra invece il contributo di solidarietà del 2% per la parte di salario che eccede i 60'000 franchi. La misura è applicata ai dipendenti, ai magistrati e ai Consiglieri di Stato. Il governo intende inoltre sopprimere il congedo anzianità. Il Consiglio di Stato ha quindi proposto quattro misure che richiedono l'approvazione del Parlamento e che globalmente migliorano il risultato d’esercizio 2024 di 17,65 milioni di franchi. Tra cui un nuovo sistema di versamento all'ATT sulle tasse Kursaal, riduzione del contributo LocGeo e della Ripam ordinaria.
«Certo - ha commentato il direttore del Dipartimento delle Istituzioni, Norman Gobbi - le misure che abbiamo deciso di prendere nei confronti del personale fanno male. Ma possono essere sopportate, poiché non hanno degli impatti diretti sull'avanzamento di carriera».