Sara Beretta Piccoli e Maria Pia Ambrosetti interrogano il Consiglio di Stato sulla controversa questione dell'inseminazione delle nuvole
BELLINZONA - La prima interrogazione sul "cloud seeding", una tecnica di modificazione meteorologica che si effettua anche con l'utilizzo di sostanze chimiche come lo ioduro d'argento, risale al 2018, quando a nord delle Alpi iniziò una sperimentazione per trasformare i chicchi di grandine in nevischio o pioggia.
Adesso le deputate Sara Beretta Piccoli e Maria Pia Ambrosetti tornano a interrogare il Consiglio di Stato sulla questione chiedendo - tra le altre cose - se «la Legge federale sui prodotti chimici (LPChim) considera ancora lo ioduro d’argento quale composto pericoloso e se sì, in che misura»?
Considerando che«questa sostanza resta “pericolosa per le acque sia a livello cronico che acuto”, quali e quante verifiche dell’acqua del nostro Cantone sono state eseguite negli ultimi 5 anni e con quali risultanze?» si chiedono le due deputate.
In un passaggio dell'interrogazione, Beretta Piccoli e Ambrosetti chiedono al CdS che se la “verifica istituzionale per l’impiego corretto di tali prodotti compete ai Cantoni (DT)”, per quale motivo in realtà “non è richiesta un’autorizzazione preliminare” per l’uso di tali sostanze»?
Il timore, per le due deputate, «è che così l’impiego resti fuori controllo».