Ok del Gran Consiglio alla proposta del Governo. Quattro nuovi membri: Alberti, Croci, Willems Cavalli e Bassetti
BELLINZONA - Il Parlamento ha rinnovato il Cda dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) per il periodo 2023-2027.
Sono quattro i nuovi membri: Eolo Alberti, sindaco di Bioggio e deputato leghista al Gran Consiglio; Carlo Croci, economista e sindaco di Mendrisio dal 1994 al 2018; Yvonne Willems Cavalli, responsabile dell’area infermieristica Eoc dal 2003 al 2020 e del master in cure infermieristiche presso la Supsi; Claudio Bassetti, direttore della clinica di neurologia dell’Inselspital di Berna e fondatore del Neurocentro della Svizzera italiana.
I nomi sono stati proposti dal Consiglio di Stato. Prendono il posto degli uscenti Valeria Canova Masina, Luca Crivelli, Roberto Malacrida e Luigi Mariani, dimissionario negli scorsi mesi. Confermati, invece Andrea Bersani, Paolo Sanvido e, per il Consiglio di Stato, il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa.
Come precisato dall’esecutivo nel messaggio, gli eletti non presentano motivi di ineleggibilità «a eccezione di Eolo Alberti, che ha però formalizzato l’intenzione di rinunciare al mandato parlamentare al momento dell’elezione nel Cda dell’EOC (infatti, dopo la votazione, il deputato leghista ha preso commiato dall'aula, salutando i colleghi ndr)».
Inoltre, «ha già rassegnato le dimissioni, effettive dal 31 ottobre 2023, dalla funzione di direttore amministrativo ricoperta nella società attiva nelle due cliniche private: non sarà (più) occupato in altro ruolo in questa società né nella relativa società madre e ha ceduto le quote azionarie di quest’ultima precedentemente detenute». Con riferimento alla norma sulla collisione d’interesse «si segnala altresì che la moglie lascia la funzione di membro con firma individuale ricoperta nella società madre».
Bocciata la proposta di Matteo Pronzini (MPS) che chiedeva di rimandare il messaggio al Consiglio di Stato: il deputato, supportato da altri colleghi e colleghe in aula, aveva in particolare sottolineato in maniera negativa la presenza di una sola donna nel Cda.