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CANTONEIl venerdì Santo non diventa un giorno festivo

06.11.23 - 21:07
Il parlamento respinge la proposta.
TI-PRESS
Il venerdì Santo non diventa un giorno festivo
Il parlamento respinge la proposta.

BELLINZONA - L’aula ha deciso per il no. Il venerdì Santo non sarà inserito fra i giorni festivi ufficiali. Con 41 voti a favore e 31 contrari, l’aula ha approvato il rapporto di maggioranza e, quindi, bocciato l’iniziativa parlamentare firmata dall’ex deputato leghista Fabio Badasci e ripresa da Omar Balli (Lega).

La proposta, nell’intenzione degli iniziativisti originari, mirava a migliorare la mobilità in un periodo, verosimilmente, di grande affluenza turistica. «Già oggi - si legge nel documento datato 2019 - diverse aziende o perché hanno la sede in Svizzera interna o per scelta personale religiosa o di opportunità chiudono la propria ditta e preferiscono “liberare il traffico” dai mezzi edili, dando un giusto aiuto alla mobilità già resa molto difficile in questa particolare giornata». «Abbiamo molti giorni festivi? È un record positivo, spero nessuno pensi che il nostro sia un cantone di lazzaroni - ha aggiunto Balli - La questione della mobilità è evidente per chi deve spostarsi il venerdì: è catastrofica».

La proposta ha trovato l’ok di alcuni deputati di Ps, Verdi e Centro: «Seppure con un minimo impatto - si legge nel rapporto di minoranza - l’aggiunta di un nuovo giorno festivo (riconosciuto in altri 24 Cantoni) non parificato alla domenica permetterebbe un ulteriore momento di riposo per le lavoratrici e i lavoratori». Inoltre, «la possibilità di chiudere alcune aziende attive sul territorio, consentirebbe non tanto di liberare le strade dal traffico, quanto più di liberare da ore di attesa in colonna chi per lavoro deve spostarsi lungo il territorio».
Inoltre, ha aggiunto la relatrice Giulia Petralli (Verdi), «chi teme ripercussioni sugli incassi della grande distribuzione non ha nulla da temere. I negozi rimarranno, purtroppo, aperti».

Contraria, invece, una parte maggioritaria della commissione Costituzione e leggi, composta da granconsiglieri della Lega, del Plr, del Centro e dell’UDC. «Senza modificare la Legge di applicazione della legge federale sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel commercio e della legge federale sul lavoro a domicilio», si «andrebbe a creare un’incongruenza fra le due leggi. I giorni festivi sono già adeguatamente distribuiti nel corso di tutto l’anno». Per la relatrice Roberta Passardi (PLR) «diventeremmo l’unico cantone con 16 giorni festivi. Inoltre, l’iniziativa avrebbe un impatto economico negativo».

L’aula, infine, ha votato per il no. I giorni festivi in Ticino, quindi, resteranno 15, come nel canton Svitto.

 

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COMMENTI
 

Trapp 12 mesi fa su tio
E pensare che venerdì Santo dovrebbe essere il festivo più importante per i cattolici, un giorno che ognuno dovrebbe fare introspezione e valutare il suo andamento... Ma il Dio soldo regna .... Quando ero bambina era un festivo ...

Jeyschweiz 12 mesi fa su tio
Il Ticino è già uno dei Cantoni svizzeri con più festività, ponti, vacanze, ecc. È anche uno dei pochi cantoni in cui si va a cena alle 20:30 e molti locali non accettano più ordinazioni... Si, il Ticino è un cantone di lazzaroni, in cui si vuole tutto al minimo sforzo.

Maverik 12 mesi fa su tio
Risposta a Jeyschweiz
Inoltre molti contratti collettivi prevedono che il datore di lavoro paghi per un certo numero di festivi (mi sembra 9).. quindi ci sono già diversi giorni festivi non pagati. Non ne aggiungerei degli altri

Katy1975 12 mesi fa su tio
In tanti uffici é stata abolita la mezza giornata di carnevale, per poter fare libero il venerdì santo; potrebbe essere una buona alternativa! Cmq chi ci rimette é sempre il lavoratore! Purtroppo in Ticino non si va mai avanti con niente....salari, carovita, home office, vacanze (guai a fare 3 settimane di vacanze!!!!) insomma l'era della pietra in tutto...ma strano, la cassa malati, il mutuo, i generi alimentari, benzina ecc. un aumento vertiginoso!

Tomino 12 mesi fa su tio
Sono decenni che ci spaventano con la storia dell impatto economico negativo, appena c è una minima proposta di sollievo per i lavoratori, negli anni 80 la spiegazione di cautela ers che poi arrivano lavoratori stranieri a prendere il nostro posto di lavoro, adesso che sono arrivati cosa vogliono dirci? Tanto i capoccioni avvocati medici manager ecc il loro venerdì libero se vogliono se lo prendono tranquilli. Gli altri no.

Simo76 12 mesi fa su tio
Ogni volta che si prova a fare qualcosa per i lavoratori salta fuori l’impatto economico negativo… ridicolo lo era già ormai è grottesco

Pocahontas 12 mesi fa su tio
La P a s s a r d i non si smentisce a dire c.a.v.o.l.a.t.e!! Se è per questo siamo anche l'unico cantone con un numero così elevato di frontalieri!! O l'unico cantone che proprio in quei giorni viene preso d'assalto dai turisti...quindi cosa temete l'impatto economico?!!!

Pagno 12 mesi fa su tio
L'impatto economico conta più che la salute delle persone. Forse il cantone dovrebbe imparare ad adoperare meno risorse finanziare per cose inutili.
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