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LuganoSalviamo i tesori preziosi nelle viscere di Lugano

30.11.23 - 15:12
Lo chiede Sara Beretta Piccoli tramite un'interpellanza
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Salviamo i tesori preziosi nelle viscere di Lugano
Lo chiede Sara Beretta Piccoli tramite un'interpellanza

LUGANO - Quanti sono i rifugi antiaerei di Lugano? Rifugi che risalgono alla seconda guerra mondiale e che per più di un secolo hanno contribuito ad assicurare alla Svizzera pace e benessere. Che fine hanno fatto? Dove sono ubicati? E perché non trasformarli in una zona museale storica o in un percorso storico-culturale e turistico? Le domande sono contenute in una interpellanza firmata dalla consigliera comunale Sara Beretta Piccoli (Verde Liberale - Indiependente) che ha chiesto al Municipio di fare luce su questi cosiddetti "tesori" nelle viscere di Lugano. «La valorizzazione dei monumenti storici - si legge nell'interpellanza - offre una serie di benefici che vanno oltre il semplice aspetto estetico e storico, influenzando positivamente l'identità culturale, l'economia locale e la consapevolezza della storia»

Le domande contenute nell'interpellanza

    • È a conoscenza di questi rifugi e opere storiche?
    • Quanti sono i rifugi antiaerei nella zona di Lugano? Quante le opere di combattimento e di condotta?
    • Dove sono ubicati?
    • Chi li gestisce? Chi ne garantisce la sicurezza? Con quale frequenza si effettuano controlli?
    • Si è mai pensato di farne una zona museale storica o ad un percorso storico-culturale e turistico?
    • Come si pensa di valorizzare questi manufatti in ottica di identità culturale, Nazionale, turistica ed economica?
    • Si potrebbe pensare di sistemarne alcuni per renderli accessibili alle scolaresche nell’intento di fare istruzione per quanto attiene la storia sulla seconda guerra mondiale?
    • Si può ipotizzare di creare valore aggiunto alla città, creando un itinerario museale grazie a questi preziosi manufatti storici?
    • Sarebbe possibile integrare l’importante manufatto sulla strada di Gandria con il Museo doganale svizzero a Cantine di Gandria, considerando che il museo delle dogane presenta i compiti dell'UDSC (Ufficio Federale Dogane Sicurezza Confini) e spiega a cosa servono i confini, dal passato fino ad oggi?
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COMMENTI
 

vulpus 11 mesi fa su tio
richiesta interessante. Sicuramente ci saranno spazi e strutture che potrebbero rivivere sia gestite dall'ente pubblico come pure da qualche cittadino privatamente.

Mastro78 11 mesi fa su tio
Ma quando si fanno certe interpellanze ci si chiede anche quanto potrebbe costare? La preparazione e il mantenimento? Impiegati, pulizie, wc, etc. etc… Bah, io sono un po’ perplesso…
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