Il Gruppo PLR interroga il Municipio su una presunta email inviata dal Movimento in vista delle prossime elezioni comunali.
A meno di tre mesi dalle elezioni comunali a Bellinzona deflagra l'email-gate. Ad accendere la miccia è Andrea Cereda, che dando voce al Gruppo PLR in Consiglio comunale, punta il dito contro il Movimento per il socialismo, reo a suo dire di essersi fatto «propaganda elettorale» tramite posta elettronica.
«Siamo venuti a conoscenza - scrive nell'interpellanza dal sapore latineggiante intitolata "MPS – Propaganda quo vadis? Bellinzona, ut iterum crucifigar" - che la lista MPS-Indipendenti ha di recente scritto a tutti i dipendenti della città di Bellinzona una email di propria propaganda elettorale in vista delle prossime elezioni comunali».
Questa, l'accusa. Alla quale fanno seguito sette domande specifiche rivolte al Municipio. Nella prima il Gruppo PLR in consiglio comunale domanda se sia vero che i dipendenti comunali hanno ricevuto questa email. Poi nelle successive chiede lumi su chi abbia autorizzato l'invio di questa email di propaganda. Il Municipio? La commissione del personale? Oppure sono stati gli stessi dipendenti a fornire i propri indirizzi di posta elettronica? «Nel caso nessuno di questi abbia fornito dati all'MPS - conclude il Gruppo PLR - come ha fatto la lista MPS-Indipendenti ad avere gli indirizzi? E cosa intende fare l'esecutivo per evitare che un fatto del genere succeda di nuovo? Qualora l'autorizzazione fosse invece stata data, il Municipio ha intenzione di concederla anche agli altri partiti?».