Un'interrogazione di Céline Antonini (PLR)
LUGANO - Le tre fasi aggregative degli ultimi 20 anni (2004, 2008 e 2013) hanno portato Lugano a moltiplicare di oltre sei volte la propria superficie territoriale (75,8 km2) e a più che raddoppiare la propria popolazione. Oggi il Comune di Lugano è una realtà territorialmente molto vasta e con esigenze molto variegate per un totale di 21 quartieri e una popolazione di oltre 68'000 persone.
«Proprio perché il Comune è costituito da realtà molto diverse, dalla Val Colla a Molino Nuovo, è importante puntare sullo sviluppo dei singoli quartieri - spiega Céline Antonini, promotrice di un'interrogazione sui 20 anni di aggregazioni iniziate nel 2004 - in questo senso è fondamentale evitare una visione eccessivamente incentrata sul centro Città e unicamente sui grandi progetti: i progetti più piccoli nei singoli quartieri possono infatti contribuire a migliorare notevolmente la qualità di vita dei cittadini».
Per Antonini, «diversi progetti di cui si discute da diversi anni – la nuova piazza di Dino o il rifacimento della Via Polar e del centro di Breganzona per nominare solo due esempi – non sono ancora stati realizzati e vengono regolarmente rimandati, ciò che può dare l’impressione alla popolazione che l’attenzione per i quartieri non sia sempre soddisfacente».
Proprio alla vigilia del 20° anniversario dalle aggregazioni del 2004 e poco più di 10 anni dopo quelle del 2013, «è giunto il momento di tracciare un bilancio sui progetti e investimenti nei singoli quartieri». L'interrogazione del PLR (la cui prima firmataria è proprio Antonini), chiede al Municipio di fornire «una panoramica di quanto è stato investito nei singoli quartieri e con quali progetti negli ultimi decenni (parchi, piazze, scuole, canalizzazioni ecc.»). Nel testo dell'interrogazione, «si chiede inoltre quali progetti verranno realizzati nei singoli quartieri nei prossimi 5 anni e se ci sono dei progetti previsti nelle schede aggregative che non potranno venire attuati e per quale motivo».
Viene infine suggerito al Municipio «di proporre in futuro regolarmente una visione d'insieme degli investimenti per quartiere, allegandola per esempio al piano degli investimenti. Uno strumento per la politica e per la cittadinanza che permetta di seguire i progetti attuati nel proprio quartiere e quelli futuri».