Il segretario comunale di Arbedo-Castione si esprime sulle irregolarità riscontrate in una cinquantina di schede.
È pesante l’aria che si respira ad Arbedo-Castione dopo la vicenda che ieri ha portato all’annullamento delle elezioni del Municipio e del Consiglio comunale e all’apertura di un procedimento al Ministero pubblico.
«Siamo una vittima» - Come confermato a Tio.ch e 20 minuti, l'amministrazione comunale di Arbedo-Castione ritiene di aver condotto al meglio le operazioni che le competono in materia di votazioni. Insomma anche l'amministrazione è «una vittima» di questa manipolazione. «Non dispongo di adeguate informazioni in merito per poter rilasciare dichiarazioni compiute. Tuttavia, il Municipio adotterà la massima collaborazione per accertare i fatti nell'interesse di tutti, in primis nel nostro. Ciò non toglie che siamo amaramente sorpresi. Dal nostro punto di vista non abbiamo rilevato difformità nella procedura interna che ci concerne», precisa il segretario comunale Giuseppe Allegri. «È infatti stata seguita una procedura consolidata nel rispetto delle relative norme. Il polverone che si è sollevato, purtroppo si deposita su tutti ma non mi sento di mettere in dubbio la professionalità dei collaboratori dell’amministrazione. Spetterà agli enti preposti approfondire gli aspetti della vicenda. Per quanto ci concerne, oltre a fornire la massima assistenza alle autorità, continuiamo a portare avanti i nostri mandati di amministrazione pubblica, ovvero l’erogazione dei servizi all’utenza».
Una prima ticinese - La speranza di Allegri è comunque quella che il Ministero pubblico faccia chiarezza il prima possibile. «Penso che sia necessario, nel rispetto della trasparenza dovuta quale ente locale», sottolinea il segretario comunale che al momento non è in grado di fornire la data in cui verrà ripetuta la votazione. «Non sappiamo ancora quando potranno avvenire. Forse quest’estate, magari quest’autunno. Molti sono gli elementi da considerare non da ultimo il lavoro del Ministero pubblico».
Voti cancellati e riversati su un altro partito - La segnalazione dell’Ufficio cantonale di accertamento riguarda, come noto, irregolarità riscontrate in una cinquantina di schede. Ma cosa è avvenuto esattamente? Secondo nostre informazioni i voti dati dai cittadini a un partito sarebbero stati cancellati e riversati «sistematicamente» a un altro. Ora toccherà al Ministero pubblico, che ha predisposto il sequestro delle schede "incriminate", fare chiarezza e trovare i responsabili della manipolazione.