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CANTONEIl SISA contrario al numero chiuso al Corso passerella

18.04.24 - 20:00
Il Sindacato indipendente degli Studenti e degli Apprendisti critica la decisione del Gran Consiglio. Ecco perché.
Tipress (archivio)
Fonte Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti
Il SISA contrario al numero chiuso al Corso passerella
Il Sindacato indipendente degli Studenti e degli Apprendisti critica la decisione del Gran Consiglio. Ecco perché.

BELLINZONA - Il Gran Consiglio Ticinese ha recentemente adottato la decisione di reintrodurre il numero chiuso al Corso passerella, suscitando una serie di critiche da parte del Sindacato Indipendente degli Studenti e degli Apprendisti (SISA).

«Il Corso passerella è universalmente riconosciuto come un prezioso strumento formativo che consente agli apprendisti di accedere successivamente agli studi universitari, fungendo anche da indicatore di permeabilità sociale nel sistema educativo ticinese», spiega il sindacato, «ma il Gran Consiglio ha rovinato questa opportunità».

Una mossa giustificata con presunti problemi di bocciature, sostenuto dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS). «L'intenzione di reintrodurre un numero chiuso per il Corso passerella è vista come parte di una politica di risparmio che danneggia la scuola pubblica» afferma il portavoce del SISA, aggiungendo: «Non ci sono argomenti pedagogici che giustifichino tale restrizione all'accesso e non ci si spiega nemmeno anche come mai i deputati del Partito Socialista abbiano approvato questa misura rifiutando persino un emendamento di compromesso che avrebbe mitigato il suo impatto».

Il SISA ha sottolineato l'importanza di mantenere un rapporto docenti-allievi più basso per garantire un apprendimento di qualità, «soprattutto per un corso che condensa quattro anni di liceo in un anno, sarebbe necessario un rapporto docenti-allievi più basso, ad esempio un docente per quindici allievi» ha concluso il portavoce.

La posizione delle scuole private in questa vicenda non passa inosservata, con il SISA che sospetta un interesse economico dietro il sostegno alla restrizione dell'accesso al Corso passerella. Il timore è che gli studenti provenienti da famiglie più benestanti possano accedere facilmente a percorsi alternativi, mentre quelli meno fortunati vedranno il loro sogno di proseguire gli studi interrotto.

Il SISA ha evidenziato inoltre diverse storie di studenti che hanno frequentato il Corso passerella, con esiti differenti: «Abbiamo ad esempio un iscritto che due anni fa ha fatto il corso e adesso sta studiando scienze politiche a Losanna dopo aver frequentato la scuola di commercio di Massagno», ha affermato il portavoce, «al contempo, abbiamo anche una ragazza, classe duemila, che ha frequentato l'apprendistato e che poi ha cercato di fare il corso passerella, ma al secondo tentativo si ritrova in attesa di poterlo ritentare».

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