Un'interpellanza di PS, GISO e FA
BELLINZONA - In Svizzera, gli studi indicano che una donna su tre ritiene di aver vissuto un parto traumatico. L’iniziativa “Mamma. Nascita. Libertà” ha analizzato la situazione nel cantone dando voce alle donne che hanno partorito negli ultimi cinque anni. Nel mese di marzo del 2023 è stato lanciato un sondaggio per sapere cosa, durante il parto, funziona e cosa no.
«Lo scorso 17 maggio - spiega Daria Lepori - le promotrici dell’iniziativa hanno presentato alla stampa i risultati del sondaggio. Trattandosi del fine settimana lungo di Pentecoste, forse non ha trovato l’attenzione che merita. Vi hanno infatti risposto quasi 1’300 donne: oltre il 70% dice di essere soddisfatta del proprio parto e questo è positivo. Però c’è un 30% che non è soddisfatto o lo è poco».
Le promotrici del sondaggio hanno anche proposto e presentato dodici misure per migliorare l’esperienza del parto, «in primis la reintroduzione della possibilità di far capo alla propria levatrice di fiducia negli ospedali. Una richiesta analoga - aggiunge - era contenuta nella mozione “Per un’ostetricia sicura e di qualità” di Gina La Mantia e cofirmatarie e cofirmatari del 19 settembre 2016 che formulava alcune richieste. Una di queste era il ripristino della figura della levatrice aggiunta, indipendente, il cui ruolo è accompagnare le gestanti durante la loro gravidanza e di assisterle durante il parto».
Per questo - si legge - «con la presente interpellanza chiediamo pertanto al Consiglio di Stato, visto il risultato del sondaggio appena reso pubblico e la decisione presa a larga maggioranza dal Gran Consiglio nel 2020, a che punto è il progetto di ripristino della figura della levatrice aggiunta, indipendente?».