Il Consiglio di Stato adotta il messaggio per uno stanziamento di 462,1 milioni di franchi (358,3 a carico del Cantone e 103,8 sui Comuni)
BELLINZONA - Piovono franchi sul trasporto pubblico. Per il quadriennio 2025-2028 sono in arrivo 462,1 milioni di franchi (di questi 358,3 saranno a carico del Cantone e 103,8 peseranno sui bilanci dei Comuni). Lo rende noto il Consiglio di Stato.
«Con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a dicembre 2020 la rete dei trasporti pubblici è stata riorganizzata e l’offerta di trasporto pubblico fortemente potenziata», si legge in una nota diramata oggi (3 giugno). E «nonostante questo potenziamento sia avvenuto in un momento sfavorevole, a causa della pandemia da COVID-19» le «coincidenze snelle tra i servizi bus e la rete ferroviaria durante tutto il giorno su tutto il territorio sono un punto di forza dell’offerta introdotta nel 2021».
I numeri che spiegano l'andamento della mobilità sul territorio dicono ad esempio che «l'utenza della regionale TILO ha registrato un aumento del 55.8% tra il 2019 e il 2023, mentre la domanda di trasporto pubblico su gomma espressa in passeggeri (conteggio dei saliti) è aumentata del 21.8%».
Ciò nonostante, il servizio di trasporto pubblico regionale e urbano, «non è commercialmente redditizio. I ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di trasporto (biglietti e abbonamenti) e degli introiti accessori (pubblicità, ecc.) non coprono i relativi costi. Il costo non coperto, denominato “indennità”, è l’importo che i committenti (Confederazione, Cantone e Comuni) devono versare alle imprese di trasporto per il servizio che svolgono» spiegano da Palazzo delle Orsoline.
A partire dal 2011, il finanziamento delle prestazioni del trasporto pubblico a carico del Cantone (regionale e urbano) e Comuni (solo regionale) viene approvato dal Gran Consiglio nella modalità dello stanziamento di un credito quadro quadriennale.«La partecipazione comunale al trasporto pubblico urbano è invece versata direttamente dai Comuni beneficiari alle imprese di trasporto che svolgono questo servizio».
Nella fattispecie, il credito quadro approvato dal Consiglio di Stato per il quadriennio 2025-2028 «è in linea con quello del quadriennio precedente (461,4 milioni di franchi) e va sottolineato in senso positivo come questa importante voce di spesa cantonale non abbia subito aumenti, rimanendo di fatto costante sull’arco di ben 8 anni» viene sottolineato. Questo - rileva il CdS - in conseguenza «degli sforzi compiuti su più fronti per contenere i costi e ottimizzare l’offerta, come pure grazie all'aumento dell'utenza e di conseguenza degli introiti».