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CANTONEPari opportunità: «Quattro ambiti e ben 64 azioni concrete»

03.06.24 - 15:47
Il Consiglio di Stato ha approvato il secondo piano d'azione cantonale. «Il primo ha concretizzato ben 68 dei 79 indicatori individuati».
Ti-Press (archivio)
Fonte Consiglio di Stato
Pari opportunità: «Quattro ambiti e ben 64 azioni concrete»
Il Consiglio di Stato ha approvato il secondo piano d'azione cantonale. «Il primo ha concretizzato ben 68 dei 79 indicatori individuati».

BELLINZONA - Quattro ambiti d'intervento. Quindici misure. 64 azioni concrete e ben 94 indicatori. È questa la struttura impostata dal Governo per costruire il secondo Piano d'azione cantonale per le pari opportunità. «Questo documento - hanno precisato il direttore del DFE Christian Vitta e la direttrice del DECS Marina Carobbio Guscetti - garantisce la continuità rispetto a quanto avviato nel 2022 con l'adozione della prima strategia».

Due obiettivi primari - Ma quali sono gli obiettivi del Governo? Principalmente sono due. «Intendiamo rafforzare le azioni tese a promuovere le pari opportunità, come definito nell’obiettivo 32 del Programma di legislatura 2023-2027, e al contempo contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’ONU».

Quattro ambiti d'intervento - Come detto all'inizio il piano d'azione cantonale – elaborato dall’apposito gruppo di lavoro interdipartimentale – si articola attorno a quattro ambiti d’intervento. Nello specifico pari opportunità nella sfera professionale e pubblica, nel contesto formativo, nel settore pubblico e parapubblico e in quelli dell’integrazione, della cultura e dello sport.

Nell'ambito della sfera professionale, le principali misure adottate riguardano la promozione in azienda di una maggiore conciliabilità tra lavoro e famiglia; la prevenzione di violazioni dell’integrità personale sul posto di lavoro; un’accresciuta rappresentanza femminile in politica; il rafforzamento della comunicazione pubblica del Servizio per le pari opportunità; e la valorizzazione dell’operato della Commissione consultiva per le pari opportunità.  

Per quanto attiene alla parità nel contesto formativo si possono citare le misure volte a sensibilizzare docenti e professioniste e professionisti dell’educazione nei confronti degli stereotipi di genere; promuovere scelte formativo-professionali libere da condizionamenti di genere; favorire un ambiente scolastico volto all’inclusività e al rispetto delle diversità; e prevenire le molestie sessuali e sessiste nell’apprendistato.  

Nell’ambito delle pari opportunità nel settore pubblico e parapubblico vanno sottolineate le misure che riguardano la flessibilizzazione dei modi e tempi di lavoro per il personale dello Stato; il rafforzamento della parità salariale; la prevenzione delle violazioni dell’integrità personale per il personale interno all’Amministrazione cantonale e la promozione della responsabilità sociale dei Comuni.  

Infine, per quanto riguarda i settori dell’integrazione, della cultura e dello sport, è prevista la promozione di misure relative alle donne migranti; delle pari opportunità nei confronti delle operatrici e degli operatori del mondo culturale; e di un’accresciuta sensibilità nei confronti della parità di genere nel settore sportivo.  

Il bilancio del primo piano d'azione - Il Piano d’azione precedente (svoltosi tra il 2021 e il 2023) ha definito 21 misure, 54 azioni concrete e 79 indicatori, il cui stato di avanzamento è stato monitorato annualmente grazie a un sistema di indicatori. «Al 31 dicembre il monitoraggio indica che l’insieme delle 21 misure e 54 azioni è totalmente o parzialmente completato». In effetti - hanno precisato i rappresentanti del Governo - 68 indicatori sui 79 individuati sono stati «eseguiti», 8 sono attualmente «in fase di implementazione» mentre gli ultimi tre non sono ancora stati avviati».

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