Entrate straordinarie evitano al Comune di finire nelle cifre rosse: chiuso il 2023 con un avanzo di oltre mezzo milione
LOSONE - Le spese sotto controllo hanno permesso al comune di Losone di entrare nel 2024 con le finanze comunali in buona salute. Tanto è vero che nel bilancio di chiusura si è ritrovato con un avanzo di esercizio di oltre mezzo milione di franchi, per l'esattezza 568'248,27.
Tra tanti timori l'economia locale ha retto - Nonostante i timori riservati alla fine del 2022, quando si prevedeva una chiusura a fine 2023 in rosso di 800mila franchi, in sede di consuntivo sono state riscontrate delle sopravvenienze d’imposta di circa 2,2 milioni di franchi, di cui la fetta maggiore di 1,3 milioni è riferita al 2021, mentre il restante agli anni precedenti. Le sopravvenienze sono la differenza tra il gettito previsto e quello effettivamente incassato dopo la ricezione di tutte le decisioni di tassazione dei contribuenti che, però, si verifica solo dopo 3-4 anni dalla chiusura del consuntivo.
«Durante il periodo pandemico avevamo stimato per prudenza una riduzione complessiva del gettito d’imposta del 10% a causa di una potenziale diminuzione delle entrate fiscali, dovuta a confinamenti, perdita di guadagno e lavoro ridotto», ha spiegato il sindaco di Losone Ivan Catarin. Invece, fortunatamente, l'economia locale ha retto e molto meglio del previsto.
Parola chiave: prudenza - Nonostante le casse del Comune siano in buono stato, gli investimenti avviati nel corso degli ultimi anni rappresentano un notevole impegno per il Comune. Tanto è vero che lo scorso anno le uscite per gli investimenti hanno superato i 6 milioni di franchi, anche se si sono conclusi diversi progetti con costi minori di quelli previsti.
«Il cambio di Legislatura non ha modificato il proposito del Municipio di portar avanti una politica di gestione oculata e di mantenere sotto controllo l’evoluzione delle spese» ha confermato Catarin. «È essenziale continuare a investire sul territorio, ma bisogna anche saper dare delle priorità». Le principali uscite del Comune sono, infatti, ascrivibili alle spese correnti che assicurano i regolari servizi alla popolazione. I settori della previdenza e dell’educazione rappresentano quasi il 46% di queste spese. «Quest’anno rilasceremo il nuovo piano finanziario e sarà l’occasione per aggiornare i nostri impegni futuri, tenendo in considerazione una congiuntura generale che, per quanto stabilizzata, presenta ancora delle incertezze», ha concluso il sindaco.