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La consegna dell'iniziativa popolare avverrà venerdì prossimo (5 luglio) in cancelleria a Bellinzona
BELLINZONA - Più di 8mila firme (8'300 per l'esattezza) a sostegno dell'iniziativa per abolire con effetto immediato il Decreto Morisoli (per la validità dell'azione referendaria ne bastavano 7'000).
Lo rende noto il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari (VPOD Ticino), che depositerà l'iniziativa alla Cancelleria dello Stato di Bellinzona venerdì prossimo (5 luglio) alle ore 14:00.
Un'iniziativa voluta per «combattere la scandalosa politica dei tagli antisociali in atto in Ticino». Settemila e ottocento delle 8mila e trecento firme «sono state già vidimate dai Comuni» precisa il VPOD in una nota. L'iniziativa contro il Decreto Morisoli «concernente il pareggio del conto economico entro il 31 dicembre 2025 con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui Comuni» vuole «combattere il terrorismo ideologico finanziario della destra neoliberista di questo Cantone» scrive il VPOD.
Uno studio dell’IRE sulle finanze cantonali - sottolinea il sindacato - «invita a studiare gli impatti che l’evoluzione demografica e i cambiamenti climatici avranno sulle finanze pubbliche: una prospettiva che mette in dubbio la validità della politica neoliberista di smantellamento del servizio pubblico e che assume una valenza chiara in questi giorni drammatici per le regioni di montagna colpite dal maltempo. La realtà dei fatti - si conclude la nota del VPOD - impone di prendere coscienza dell’importanza di rafforzare il servizio pubblico e gli investimenti dello Stato per il benessere collettivo».
