Inviata una lettera al Consigliere federale Guy Parmelin
BELLINZONA/BERNA - Con una lettera inviata oggi al Consigliere federale Guy Parmelin, la Deputazione ticinese alle Camere federali chiede «di prevedere un’eccezione generalizzata di inizio immediato del lavoro ridotto per gli attori che operano all’interno dell’area geografica interessata dagli eventi» e fa appello al Consigliere federale per «un suo intervento – da estendere anche ai cantoni Grigioni e Vallese – affinché le aziende possano essere sostenute per sopportare, almeno parzialmente, i costi dovuti alle alluvioni intercorse».
È quanto si legge in una nota diramata questo pomeriggio (18 luglio). La Deputazione ticinese - prosegue la nota - è in contatto «e si sta coordinando con il Consiglio di Stato e ha incontrato, nelle ultime settimane, diversi datori di lavoro toccati dagli eventi meteorologici estremi, e preoccupati per le loro aziende e per la conservazione dei posti di lavoro dei loro collaboratori».
«Abbiamo prospettato loro alcune proposte tra le quali la richiesta di indennità per lavoro ridotto per conservare il know-how del loro personale. Quanto indicato ai datori di lavoro è avvenuto circa a distanza di 10 giorni dall’evento distruttivo, e quindi questi ultimi si trovano confrontati con un problema relativo ai termini di presentazione delle domande».
La legge prevede il diritto alle indennità di lavoro ridotto dopo 3 giorni dalla presentazione del preannuncio di tale eventualità. La Deputazione sottolinea come «le aziende hanno inviato queste richieste dopo alcune settimane dagli eventi anche per le difficoltà legate alla mancanza di rete elettrica, di internet e soprattutto in ragione della concentrazione dapprima su altre priorità rispetto alla richiesta di lavoro ridotto».
Di qui la richiesta di porre in essere l’eccezione generalizzata di inizio immediato del lavoro ridotto. «Sarebbe inoltre auspicabile, in via eccezionale, un’estensione del lavoro ridotto anche per le aziende dove chi lavora ha una posizione analoga a quella del datore di lavoro» sottolinea il presidente della Deputazione Piero Marchesi.