Una mozione firmata da diversi parlamentari, e depositata da Sem Genini, chiede spiegazioni al Consiglio di Stato.
BELLINZONA - La situazione del lupo e delle predazioni in Ticino continua a preoccupare. Una situazione esasperante che ha spinto, questa mattina, alcuni contadini dell'Alta Vallemaggia a protestare bloccando il ponte provvisori di Visletto a Cevio.
Dopo la manifestazione spazio ora alla politica. Una mozione firmata da diversi parlamentari, e depositata da Sem Genini, chiede spiegazioni al Consiglio di Stato. «Purtroppo la stampa e l’opinione pubblica sembrano essersi abituati e l’uccisione di pecore e capre non sembra più fare grande notizia, anzi passa in sordina, a parte le continue predazioni sugli alpi di Mergozzo e Nimi, sopra Gordevio, dove gli alpatori sono disperati e non sanno più cosa fare. Su altri alpeggi (vedi alpe Canegg e alpe V. Sertena sopra Isone oppure in Val Chironico) la situazione è altrettanto grave e gli alpigiani altrettanto angosciati, ma meno conosciuta».
«Recentemente con nostra piena soddisfazione l’Ufficio della caccia e della pesca del Canton Ticino, che ringraziamo, ha annunciato che, in vista di una futura regolazione del lupo in Ticino a partire da settembre 2024, organizzerà due momenti informativi aperti alle cacciatrici e ai cacciatori che sono interessate/i a una possibile collaborazione e a un loro coinvolgimento nell'ambito della regolazione del lupo durante i periodi in cui la caccia è aperta. A quanto pare il mondo venatorio ha reagito in massa e il numero di iscritte/i alle serate è molto elevato».
Ecco la lista di domande rivolte al Consiglio di Stato:
I firmatari della mozione: Sem Genini, Alessandro Corti, Tiziano Zanetti, Mauro Minotti, Daniele Piccaluga, Aron Piezzi, Alessandro Cedraschi, Omar Balli, Roberta Soldati, Alex Gianella, Paolo Ortelli, Stefano Quadri, Alessandro Mazzoleni, Andrea Sanvido, Omar Terraneo, Andrea Censi, Fabio Schnellmann.