Dalle file dell'Udc l'interrogazione al Governo, invitato ad agire.
BELLINZONA - Sulla situazione legata alla presenza del lupo in Canton Ticino interviene anche l'Udc. In un'interrogazione al Governo vengono segnalate le 99 predazioni di quest'anno, con «un incremento significativo rispetto alle 72 dell’anno precedente», così come il «clima di crescente preoccupazione tra gli allevatori ticinesi».
Proprio gli allevatori, come ricorda Alain Bühler assieme agli altri firmatari dell'Udc*, hanno denunciato «non solo le perdite economiche, ma anche l’apparente immobilismo delle autorità cantonali nell’adottare misure efficaci per proteggere il bestiame». Nonostante le nuove possibilità offerte dall’Ordinanza federale sulla caccia, in vigore dal luglio 2023, la gestione del lupo in Ticino è stata percepita come «inefficace e tardiva».
Una situazione, quella attuale, che sarebbe diventata ancora più complessa con la recente nascita di 4 cuccioli in Vallemaggia. In aggiunta - prosegue l'interrogazione -, emerge «una certa incertezza riguardo alle richieste di abbattimento inviate dal Cantone alla Confederazione». Tutto questo mentre viene segnalata la presenza di un lupo a Stabio, «evidenziando come il problema non sia più limitato alle aree rurali o di montagna, ma stia ora coinvolgendo sempre più anche le zone urbane».
Alla luce di quanto sopra, vengono poste al Consiglio di Stato le seguenti domande:
*Raide Bassi; Tiziano Galeazzi; Andrea Giudici; Sergio Morisoli; Roberta Soldati.