L'interrogazione: «Perché la volontà del Comune di Alto Malcantone non viene rispettata?»
BELLINZONA - Il 9 agosto scorso la Sezione della circolazione ha rilasciato alla società organizzatrice Comitato Rally l’autorizzazione per l’organizzazione (a fine settembre) della manifestazione motoristica “26° Rally del Ticino”.
L’autorizzazione - sottolineano i Verdi in un'interrogazione di Nara Valsangiacomo e altri firmatari* - «è stata rilasciata malgrado uno dei Comuni interessati, Alto Malcantone, avesse negato l’autorizzazione a passare sul proprio territorio».
In passato, nella stessa situazione, la Sezione della circolazione aveva autorizzato la gara fino al confine ovest del Comune, i concorrenti si spostavano poi fino al confine est, da dove ricominciava la gara.
Per quel che concerne il potenziale impatto negativo della manifestazione, i Verdi spiegano: «Nel Canton Ticino, i rally automobilistici possono avere impatti nocivi particolarmente significativi, data la fragilità del suo territorio alpino e la densità abitativa delle sue valli. Le emissioni dei veicoli contribuiscono all'inquinamento dell'aria, aggravando un problema già esistente nelle aree urbane e montane dove la circolazione dell'aria è limitata. L'elevato rumore prodotto durante i rally disturba non solo gli abitanti delle aree rurali, ma anche la fauna selvatica, che può essere spaventata o allontanata dai suoi habitat naturali».
L'invito, insomma, è a «preservare l'equilibrio tra attività sportive e tutela ambientale è fondamentale per garantire la sostenibilità del territorio».
Qui di seguito le domande:
*Matteo Buzzi; Giulia Petralli; Marco Noi; Samantha Bourgoin.