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CANTONE«Tutti bravi a cavalcare l'onda dell'indignazione»

03.09.24 - 15:53
Sullo scandalo della raccolta firme arriva il «Ve l'avevo detto» di Matteo Pronzini. Che ci riprova con una nuova iniziativa parlamentare
TiPress
«Tutti bravi a cavalcare l'onda dell'indignazione»
Sullo scandalo della raccolta firme arriva il «Ve l'avevo detto» di Matteo Pronzini. Che ci riprova con una nuova iniziativa parlamentare

LUGANO - «Sono tutti bravi a cavalcare l'onda dell'indignazione, ma quando l'avevo detto io mi hanno dato contro». È un Matteo Pronzini stizzito, quello che commenta il presunto scandalo delle firme false legate a iniziative popolari, e portato a galla da un'inchiesta dei giornali Tamedia.

Un'irritazione, quella del deputato del Movimento per il socialismo, giustificata dal fatto che - ormai sette anni fa - si vedeva respingere un'iniziativa parlamentare volta proprio a frenare il sistema delle raccolte firme a pagamento adesso nell'occhio del ciclone. «Sia la Commissione che il Consiglio di Stato, quando abbiamo provato a bloccare questo meccanismo, ci hanno praticamente riso dietro dimostrando una miopia importante. Hanno trasformato un diritto popolare in un mercato. Che può fungere da terreno fertile per situazioni come quelle che sono emerse», sottolinea.

Pronzini non le manda certo a dire. E ne ha un po' per tutti: «L'Udc, negli ultimi anni ha usufruito ampiamente di questo sistema di raccolta firme. Ma non sono gli unici. Anche il Vpod, con l'iniziativa contro il decreto Morisoli, ha fatto lo stesso. C'erano gli annunci in cui cercavano persone per raccogliere firme».

Sull'inconsapevolezza dei partiti Pronzini è scettico: «Nessuno di noi è nato ieri. Se tu paghi a firma... E non sarebbe la prima volta».

Non manca, infine, un commento alla richiesta di Greta Gysin (Verdi), inoltrata al Parlamento, di intervenire: «Si svegliano adesso. Peccato che all'epoca i "suoi" parlamentari in Ticino avessero votato contro la mia iniziativa. Un po' come avevano fatto tutti gli altri partiti, d'altronde».

Ma l'Mps non demorde. Anzi, ci riprova. «Magari questa volta la capiscono».

L'iniziativa parlamentare elaborata ell'Mps chiede che la LEDP venga modificata come segue:

Art. 97 - Raccolta delle firme
cpv. 6 (nuovo)
È vietato offrire ricompense pecuniarie a persone che raccolgono firme per iniziative popolari o referendum cantonali o comunali. Chiunque promette, privatamente o pubblicamente, una ricompensa pecuniaria per ogni firma raccolta è punibile con una multa. Chiunque versa una ricompensa pecuniaria per ogni firma raccolta è punibile con una multa.La multa corrisponde a fr. 200.- per ogni firma conseguita attraverso il pagamento di una ricompensa pecuniaria.

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