La proposta del Plrt e l’Associazione LaScuola: «30 ore di frequenza obbligatoria settimanali».
BELLINZONA - Il Partito liberale radicale ticinese e l’Associazione LaScuola hanno presentato una proposta di revisione strutturale della Scuola media ticinese. «Un modello, che tiene conto dei bisogni di allievi e dei docenti, pensando anche alle esigenze di conciliabilità tra vita privata e lavorativa delle famiglie di oggi», si legge in una nota stampa. Tra le principali novità si prevede la riduzione a 30 ore di frequenza obbligatoria settimanali per gli allievi, distribuite su 6 ore al giorno dal lunedì al venerdì, e una solida e differenziata offerta per il «doposcuola». La proposta di revisione è stata presentata con un’iniziativa parlamentare generica.
Il Presidente del Partito liberale radicale ticinese Alessandro Speziali, insieme al Gran Consigliere Aron Piezzi, alla Presidente dell’Associazione LaScuola Luana Monti Jermini e al vicepresidente Matteo Mozzini, ha presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa il progetto di revisione della scuola media.
«La formazione è nel DNA del PLRT e l’educazione è la materia prima più preziosa del nostro Paese. Per questo il PLRT vuole costruire il miglior sistema educativo possibile. Esattamente 50 anni dopo l’introduzione dell’attuale modello di Scuola media, serve un aiuto concreto per affrontare un contesto sociale molto più complesso e che tenga conto – oltre alle esigenze di allievi e docenti – anche dei bisogni odierni delle famiglie», ha spiegato Speziali.
Attualmente sono in corso iniziative che mirano a rivedere puntualmente alcuni ambiti della scuola media, tra cui vi sono il superamento dei livelli, l’insegnamento del tedesco a partire dalla prima media, il rafforzamento dell’orientamento scolastico, l’introduzione dei lavori a gruppi ridotti e la progettazione della nuova Legge delle scuole dell’obbligo.
Tuttavia, «una revisione efficace richiede un ripensamento dell'intero impianto scolastico, un cambiamento strutturale che tenga conto dell’evoluzione della società – senza impronte ideologiche, che spesso negli ultimi anni hanno generato non poche contrapposizioni nel dibattito sulla formazione e sulla sua missione».
PLRT propone: