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CEVIOMarco Bonetti lascia il Municipio di Cevio

06.09.24 - 10:34
A pochi mesi dal suo insediamento, il municipale decide di abbandonare l'esecutivo: «Così non si può lavorare»
Municipio di Cevio
Al centro la Sindaca Wanda Dadò, accompagnata sul lato destro dalla Vicesindaca Romana Rotanzi e dal Municipale Marco Bonetti e, sul lato sinistro, dai Municipali Dusca Schindler e Giuseppe De Nuccio.
Al centro la Sindaca Wanda Dadò, accompagnata sul lato destro dalla Vicesindaca Romana Rotanzi e dal Municipale Marco Bonetti e, sul lato sinistro, dai Municipali Dusca Schindler e Giuseppe De Nuccio.
Fonte ticinonews
Marco Bonetti lascia il Municipio di Cevio
A pochi mesi dal suo insediamento, il municipale decide di abbandonare l'esecutivo: «Così non si può lavorare»

CEVIO - «Già dopo pochi mesi mi sento deluso, stufo e arcistufo di fare parte di un municipio monopolizzato fino all'estremo da connessioni politiche d'altri tempi». Sono queste le parole contenute nella lettera di dimissioni consegnata dal municipale Marco Bonetti al Municipio di Cevio, tramite raccomandata lo scorso 20 agosto. «Sarei stato felice di mettere le mie conoscenze e il mio tempo a favore della collettività, ma purtroppo non è stato concesso. Così non va, non si può lavorare», ha detto. A darne notizia Ticinonews.

A pochi mesi dal suo insediamento, dunque, il Municipio di Cevio perde un suo membro. Al suo posto dovrebbe subentrare Gabriele Scarpelli, della lista "Paese Libero '24".

«A livello municipale abbiamo visioni contrastanti, modi di fare differenti ed esiste una insostenibile incompatibilità di carattere. Io non sono un 'tira prezzi', mi piace discutere in modo trasparente e trovare soluzioni che soddisfino tutte le parti, specialmente quando si è in stato di crisi. (...) Sono stanco di essere ripreso su ogni cosa e di non aver avuto un minimo d’autonomia e comprensione da parte vostra», scrive Bonetti nella missiva.

L'ormai ex municipale ha poi inviato un'altra lettera al "Gruppo Paese Libero '24", in cui mette nero su bianco le ragioni retrostanti la sua decisioni. «Già dai primi colloqui per designare il vicesindacato e i dicasteri non ho potuto pretendere nulla perché era già tutto predefinito da altri, esercitando così una prova di forza politica da parte loro. In seguito anche la non accettazione delle dimissioni di Scarpelli (altra prova di forza politica) ha avuto il suo peso. Già dall’ inizio avevo affermato che l’entrata in municipio di una certa persona avrebbe portato a delle difficoltà. Purtroppo anche da parte degli altri membri del municipio non ho alcun sostegno. Inoltre c’è chi monopolizza il municipio. Dopo pochi mesi affermo che è impossibile lavorare per incompatibilità di carattere, modi di fare e stili di lavoro molto diversi dal mio. Mi viene negata autonomia di lavoro e finanziaria, quello che faccio viene costantemente criticato e mai sostenuto. Solo loro sanno lavorare ed io 'scemo del villaggio'? Così è impossibile lavorare. Dall’inizio di questa avventura e con l’avvento dell’alluvione, non mi son mai tirato indietro, anzi il sovraccarico di lavoro non mi ha mai creato problemi. Io, al contrario di altri, sono sempre stato presente. Ma questo, all’interno del municipio, non è stato minimamente apprezzato, anzi ... Da qui, impossibilitato a lavorare, la decisione di presentare le mie dimissioni. Mi spiace per la situazione e mi scuso. 'Non lascio la nave perché sta andando a fondo, ma lascio prima che vada a fondo, dopo averlo detto senza che alcuno mi ascoltasse», ha scritto.

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COMMENTI
 

Eritos 1 sett fa su tio
Bravo Marco, ci hai provato, concordo pienamente con le tue riflessioni. A Cevio c’è del marciume che non si leverà facilmente purtroppo.

Linette 1 sett fa su tio
Bravo è proprio la realtà

Hannoveraner 1 sett fa su tio
Concordo pienamente un applauso , bravo Marco
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