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CANTONE«L'accordo con l'UE è un 'trattato di sottomissione'». L'Udc chiede un referendum obbligatorio

09.09.24 - 15:44
Un doppio referendum, popolare e cantonale, sull'Accordo Quadro con l'Europa. Si teme una perdita di sovranità a favore dei giudici dell'UE
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«L'accordo con l'UE è un 'trattato di sottomissione'». L'Udc chiede un referendum obbligatorio
Un doppio referendum, popolare e cantonale, sull'Accordo Quadro con l'Europa. Si teme una perdita di sovranità a favore dei giudici dell'UE

BELLINZONA - Lo hanno ribadito più volte: per l'UDC l'accordo quadro con l'Unione europea è un vero e proprio trattato di sottomissione all'Europa. Oggi il gruppo UDC in Gran Consiglio ha depositato una mozione su proposta dei Giovani UDC per chiedere al Consiglio di Stato di attivarsi a livello federale per fare votare con la doppia maggioranza - quindi sia quella popolare sia quella dei cantoni - sull'Accordo Quadro, e di attivarsi in questo senso per un eventuale referendum cantonale.

Per l'Udc con l'accordo bilaterale «i giudici della Corte di Giustizia europea si ergerebbero al di sopra del Popolo svizzero e prenderebbero decisione in nome del nostro Paese. Sarebbe quindi la fine della libertà e dei diritti democratici dei cittadini svizzeri. Il pacchetto di accordi con l'UE deve quindi essere sottoposto a un referendum obbligatorio. Il Popolo e i Cantoni devono poter avere l'ultima parola» .

Considerazioni che hanno portato a chiedere nella mozione che l'Accordo quoadro debba essere approvato «due volte, sia dalla maggioranza della popolazione che dai Cantoni. È nell'interesse del Ticino che anche questi ultimi abbiano voce in capitolo sui rapporti che intercorreranno in futuro tra Berna e Bruxelles».

I tre punti della mozione:

Per quanto riguarda l'eventuale sottoscrizione di un accordo istituzionale tra la Svizzera e l'Unione Europea, il Consiglio di Stato è quindi incaricato di:

1. di esercitare pressione sul Consiglio federale e sull’Assemblea federale affinché, in caso di un'eventuale votazione federale, oltre alla maggioranza del Popolo sia richiesta anche la maggioranza dei Cantoni (referendum obbligatorio relativo ai trattati internazionali).

2. nel caso in cui il decreto federale corrispondente non sia soggetto al referendum obbligatorio sui trattati internazionali, avviare tutte le misure possibili dal punto di vista legale (ad es. pareri legali, ricorsi, ecc.) atti a far rispettare il requisito della maggioranzadei Cantoni

3. nel caso in cui il decreto federale corrispondente non sia soggetto al referendum obbligatorio, avviare un referendum a nome del Cantone di Ticino ai sensi dell'art. 141 della Costituzione federale e adoperarsi affinché almeno altri sette Cantoni aderiscano al referendum.

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