Cerca e trova immobili

CANTONE«Ristoratori ticinesi in difficoltà: il DECS distorce il mercato?»

16.09.24 - 17:30
Il contenuto dell'interpellanza di Boris Bignasca, Omar Balli, Stefano Quadri (Lega).
TiPress
Fonte RED
«Ristoratori ticinesi in difficoltà: il DECS distorce il mercato?»
Il contenuto dell'interpellanza di Boris Bignasca, Omar Balli, Stefano Quadri (Lega).

BELLINZONA - Il settore della ristorazione, complice il caro vita, non sta vivendo i giorni migliori. Complicazioni che riguardano anche le proprietà cantonali. Tre deputati della Lega, Boris Bignasca, Omar Balli, Stefano Quadri hanno chiesto al Consiglio di Stato chiarimenti attraverso un'interpellanza sulla gestione del grotto di Castelgrande di Bellinzona.

Il ristorante si trova sotto la responsabilità del DECS e, «come risulta, registra perdite superiori ai 100’000 franchi all'anno e crea distorsioni del mercato rispetto agli altri ristoratori locali», si legge nella nota stampa.

Secondo i tre deputati «tale situazione costituisce un potenziale esempio di gestione inefficiente delle risorse pubbliche. La presenza di un ristorante gestito da un ente pubblico, in continua perdita, potrebbe generare una forma di concorrenza sleale nei confronti degli altri ristoratori privati della zona, i quali non beneficiano di fondi pubblici e devono gestire le loro attività in condizioni di mercato competitive e difficili».

Le domande per il Consiglio di Stato:

    • Quali siano le ragioni specifiche che giustificano la gestione del ristorante da parte del DECS e quali siano gli obiettivi didattici, formativi o sociali che ne motivano la permanenza nonostante le ingenti perdite annuali?
    • Quali misure sono state adottate per ridurre le perdite ricorrenti di oltre 100’000 franchi all'anno e, in caso non siano state adottate, quali interventi il Governo intende mettere in atto per garantire una gestione più efficiente delle risorse pubbliche?
    • Se il Governo non ritiene che la gestione del ristorante in perdita da parte di un ente pubblico costituisca una forma di concorrenza sleale nei confronti dei ristoranti privati della stessa zona, e se sono previsti risarcimenti o misure compensative a favore degli imprenditori locali.
    • Se il Governo ritiene opportuna la continuità della gestione pubblica del ristorante o se non sia più conveniente e sostenibile esplorare altre modalità di gestione, come una concessione a privati o la chiusura dell'attività, per evitare ulteriori perdite a carico del bilancio pubblico.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE