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CANTONEProtezione dal licenziamento per le neo mamme adottive, arriva il sì del Parlamento

17.09.24 - 16:19
Approvata l'iniziativa de Il Centro.
Ti-Press
Protezione dal licenziamento per le neo mamme adottive, arriva il sì del Parlamento
Approvata l'iniziativa de Il Centro.

BELLINZONA - «Parificare i diritti delle madri biologiche con quelli delle madri adottive» per quanto riguarda la protezione dal licenziamento nelle prime 16 settimane. Dopo oltre due ore di discussione, il Gran Consiglio, nella seduta di oggi, ha approvato con 42 voti favorevoli e 28 contrari (10 gli astenuti) l’iniziativa cantonale de Il Centro, presentata da Giorgio Fonio, Fiorenzo Dadò e Maurizio Agustoni. La richiesta sarà quindi inoltrata all’Assemblea federale.

I numeri - «Il numero di adozioni nel nostro Cantone - scrivono i proponenti - è diminuito del 70% nel decennio tra il 2006 e il 2016: nel 2010 erano 34 i bimbi adottati, solo 14 nel 2015. Secondo Sabina Beffa, capo dell’Ufficio dell’aiuto e della protezione, “la questione non sta tanto nell’interesse all’adozione internazionale, quanto nelle difficoltà legate a questo percorso”».

«Si stabilisce un principio» - «Tra queste difficoltà - continuano - vi sono evidentemente anche quelle legate alle conseguenze lavorative della scelta di adottare un bambino. Le medesime difficoltà di cui sono vittime le neo mamme possono coinvolgere anche le mamme adottive». Come sottolineato da Agustoni, «la concretizzazione toccherà all’assemblea federale. Intanto, stabiliamo un principio. Ci sembra una richiesta ragionevole».

Uguaglianza e diritti - Il rapporto firmato da Amalia Mirante (Avanti con Ticino & Lavoro), che sostiene l’iniziativa, precisa come «l’'introduzione di una tutela legale per le madri adottive contro il licenziamento» sia «un passo necessario per garantire l'uguaglianza e il rispetto dei diritti di tutte le madri». A favore dell’iniziativa anche Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento della sanità e della socialità: «Un passo in favore delle donne - ha precisato - è un passo a favore dell’umanità. È importante che il nostro Cantone possa essere promotore in questo ambito».

I distinguo - Durante il dibattito non sono mancate voci contrarie o perplesse. «Sono più le domande che restano sul tavolo», ha commentato, per esempio, Natalia Ferrara (PLR). Fabrizio Sirica (PS), ha proposto il ritorno in commissione, (bocciato dal voto dell’aula). «Sosteniamo il principio base - ha precisato - ma si tratta di una norma “discriminatoria” perché esclude i padri adottivi, etero o omosessuali».

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