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BELLINZONA«La città della bici…senza ruote»

21.09.24 - 08:17
Il contenuto dell'interpellanza presentata da Kevin Simao Ograbek e Margot Ndiaye Broggini al Municipio.
TiPress
Fonte RED
«La città della bici…senza ruote»
Il contenuto dell'interpellanza presentata da Kevin Simao Ograbek e Margot Ndiaye Broggini al Municipio.

BELLINZONA - I furti e i danneggiamenti di biciclette a Bellinzona non sono poi così rari. Questo il presupposto dell'interpellanza inoltrata ieri al Municpio della capitale da parte dei due consiglieri comunali Kevin Simao Ograbek e Marguerite Ndiaye Broggini.

«La città di Bellinzona si è posta l’ambizioso obbiettivo di raddoppiare nel corso dei prossimi decenni il numero di pendolari che si muove grazie alla mobilità lenta nel territorio comunale. Grazie alle misure previste, si spera di togliere qualche punto percentuale all’agognato traffico individuale motorizzato (TIM) a favore di una migliore vivibilità, qualità dell’aria e salute», si legge nel testo dell'interpellanza.

Per poter raggiungere tale obbiettivo, «attualmente si sta lavorando da un lato sul Piano di mobilità ciclistica comunale (PMC), gestito dalla Città, mentre dall’altro sul futuro Programma d’agglomerato del Bellinzonese di 5ª generazione (PAB5)». L’unione delle misure dei due progetti dovrebbe permettere la creazione di una rete integrata per la mobilità lenta a livello regionale. «Tuttavia, come ben si sa, non basta una strada per creare una rete. Le infrastrutture sussidiarie, come posteggi o punti di ricarica, e la sicurezza degli utenti sono parti fondamentali del sistema per far sì che il successo sia garantito».

Tutto risolto? Non proprio. «Purtroppo, nel corso degli ultimi mesi, si è potuto constatare un chiaro aumento degli atti di danneggiamento a scapito delle biciclette posteggiate nel centro cittadino. Il posteggio coperto della stazione di Bellinzona sembra primeggiare per la quantità di bici abbandonate o vandalizzate, ma anche altri punti della città godono storicamente di cattiva fama per lo stazionamento delle due ruote, come Giubiasco o la vicina Castione».

Le domande al Municipio:

1. Quali sono le misure messe in campo per contrastare i furti e danneggiamenti di biciclette ed altri mezzi destinati alla mobilità lenta?

2. Esiste una statistica riguardo il numero di furti e danneggiamenti ai danni di biciclette ed altri mezzi destinati alla mobilità lenta avvenuti sul suolo comunale?

3. Come sono regolati i controlli dei posteggi per biciclette situati su sedime FFS? Chi li svolge?

4. Considerando l’evoluzione dei mezzi utilizzati per la mobilità lenta, in particolare dalla bicicletta classica alle e-bike, e di conseguenza anche il valore dei suddetti mezzi, quali misure sono previste per una migliore protezione durante lo stazionamento negli stalli pubblici? In particolare, sono previsti posteggi coperti o con possibilità di legare il telaio della bici anziché le ruote?

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