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«Casse malati: ora basta!»: in piazza il 2 ottobre a Bellinzona

I proponenti: «La situazione attuale non è più sostenibile. Serve una svolta»
Ti-Press (Alessandro Crinari)
Fonte RED
«Casse malati: ora basta!»: in piazza il 2 ottobre a Bellinzona
I proponenti: «La situazione attuale non è più sostenibile. Serve una svolta»
BELLINZONA - «Anche nel 2025, i premi di cassa malati subiranno un aumento massiccio, continuando a mettere in difficoltà i cittadini e le cittadine». Un ampio fronte di promotori invita «tutte le persone preoccupate per la situazione attuale a ...

BELLINZONA - «Anche nel 2025, i premi di cassa malati subiranno un aumento massiccio, continuando a mettere in difficoltà i cittadini e le cittadine». Un ampio fronte di promotori invita «tutte le persone preoccupate per la situazione attuale a far sentire la propria indignazione» mercoledì 2 ottobre, alle 18, a Bellinzona.

«La pressione finanziaria sulla popolazione ticinese sta diventando insostenibile», si legge nel comunicato firmato da Partito Socialista Ticino, GISO, UNIA Ticino, Pop, Syndicom, Ssm, Vpod, Forum, Mps, USS, PC. E tra i promotori ci sono anche i Verdi e SEV. «Dopo l’annuncio dei tagli ai sussidi di cassa malati previsti dal preventivo 2025 e l’aumento della franchigia minima proposta dal Consiglio degli Stati a Berna, giovedì è stata annunciata l’ennesima stangata dei premi di cassa malati: + 10,5% in Canton Ticino. Questa ennesima esplosione dei premi di cassa malati ci ha spinto a organizzare una protesta per esprimere la nostra preoccupazione. È giunto il momento di far sentire la nostra voce e di dire con chiarezza: ora basta! Serve una cassa malati unica e pubblica, con premi calcolati in base al reddito»

I proponenti chiedono «con forza interventi concreti e immediati per alleviare la pressione finanziaria sulle famiglie e sui singoli». Al Gran Consiglio ticinese domandano di «rinunciare ai 10 milioni di tagli ai sussidi di cassa malati proposti dal Governo nel preventivo 2025. Questi tagli, se approvati, peserebbero ulteriormente sulle famiglie con un reddito medio».Al Parlamento federale chiedono di «introdurre urgentemente un tetto massimo per i premi di cassa malati e bloccare l’aumento delle franchigie minime, che renderebbero l’accesso alle cure ancora più difficile per le fasce meno abbienti della popolazione». Ai partiti federali si domanda di lanciare il prima possibile «un’iniziativa popolare per l’istituzione di una unica cassa malati e pubblica, con premi proporzionati al reddito. Solo così potremo garantire un sistema sanitario più giusto e accessibile a tutte le persone».

La situazione attuale «non è più sostenibile. I cittadini e le cittadine non possono continuare a subire aumenti senza fine, mentre i loro salari e le pensioni restano invariati. È tempo di una svolta».

Gli organizzatori della protesta sono Partito Socialista Ticino, GISO, UNIA Ticino, Pop, Syndicom, Ssm, Vpod, Forum, Mps, USS, PC.

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