Si è svolto ieri un incontro di approfondimento organizzato dal comitato regionale “SÌ - Garantire il futuro delle strade nazionali”.
LUGANO - Si è tenuta ieri sera, presso il Centro Studi Villa Negroni, una serata di approfondimento in vista della votazione popolare del 24 novembre 2024, che vedrà la Svizzera decidere sul potenziamento della rete autostradale nazionale. L'evento, organizzato dalla Camera di commercio e dell’industria del cantone Ticino (Cc-Ti) e dal Comitato regionale “SÌ - Garantire il futuro delle strade nazionali”, ha visto la partecipazione del Consigliere federale Albert Rösti, di Monika Rühl, Presidente della Direzione di economiesuisse, di Fabio Regazzi, Consigliere agli Stati e Presidente dell’unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM), e di Simone Gianini, Consigliere nazionale e Presidente della sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero ACS.
Nel 2023 la Svizzera è rimasta bloccata negli ingorghi dovuti al traffico per oltre 48’000 ore, oltre il 10 per centro in più rispetto al 2000. «I motivi? Nella stragrande maggioranza dei casi, le congestioni dovute al traffico sono da ricondurre a decenni di mancato sviluppo delle infrastrutture», si legge in una nota stampa. «Attraverso sei progetti mirati, Consiglio federale e Parlamento intendono eliminare queste strozzature, modernizzando l’infrastruttura ed evitando che il traffico parassitario si sposti verso le aree residenziali e i villaggi. La decisione spetta ora al popolo, chiamato ad esprimersi sul Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali il prossimo 24 novembre».
il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni ha tenuto a sottolineare che il mondo economico ha sempre sostenuto la complementarità dei mezzi di trasporto pubblico e privato, sostenendo non solo i progetti stradali, ma anche tutti quelli ferroviari, comprese le decisioni per assicurare il finanziamento delle infrastrutture di trasporto pubblico. Monika Rühl ha confermato la necessità per l’economia svizzera di poter disporre di collegamenti stradali e ferroviari efficaci.
Il Consigliere federale Albert Rösti, ha invece illustrato i dettagli del progetto in votazione, sottolineando l'importanza di una rete autostradale moderna e sicura per affrontare le sfide di mobilità del futuro. «Il potenziamento delle autostrade nei punti critici renderebbe il traffico più scorrevole, senza portare ad ulteriori congestioni e senza gravare sulle tasche dei contribuenti in quanto finanziato dai prelievi sul traffico motorizzato».
Nel suo intervento, il Consigliere agli Stati e Presidente USAM Fabio Regazzi ha poi ribadito l’importanza economica del progetto, specialmente per sostenere la competitività delle piccole e medie imprese, grazie a collegamenti efficienti che riducono anche i costi logistici. Regazzi ha inoltre sottolineato l'importanza di un SÌ anche per il Canton Ticino: sebbene il Sud delle Alpi in questa fase non sia direttamente interessato da progetti specifici, poiché una bocciatura alle urne metterebbe a rischio altri progetti che interessano direttamente il Ticino, come ad esempio il collegamento A2-A13 Bellinzona-Locarno. «Votare SÌ significa sostenere un principio di solidarietà tra regioni: oggi tocca altre aree, domani saremo noi a beneficiarne», così il Consigliere agli Stati.
Il Consigliere nazionale e Presidente della sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero ACS Simone Gianini ha pure sottolineato che si tratta di una decisione di principio se investire in futuro nelle strade e, quindi, di evitare che progetti futuri di Cantoni oggi non direttamente interessati vengano procrastinati o abbandonati a seguito di un no a questo credito. Ha inoltre evidenziato la necessità di evitare una contrapposizione tra strada e ferrovia. «Non si tratta di scegliere tra il potenziamento delle strade o delle ferrovie: entrambe le infrastrutture sono essenziali e devono lavorare in sinergia per garantire una mobilità efficace e sostenibile». Gianini ha inoltre posto l'accento sull'aumento della sicurezza stradale che il progetto mira a raggiungere, riducendo i colli di bottiglia e migliorando la gestione del traffico in aree critiche.