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LUGANOPAL5: «Una supplica per ottenere sussidi da Berna»

17.10.24 - 17:50
L'Associazione Cittadini per il territorio del Luganese ha fatto pervenire le sue osservazioni alla Commissione regionali dei trasporti
Archivio Ti Press
Fonte Cittadini per il territorio del Luganese
PAL5: «Una supplica per ottenere sussidi da Berna»
L'Associazione Cittadini per il territorio del Luganese ha fatto pervenire le sue osservazioni alla Commissione regionali dei trasporti

LUGANO - «Il PAL5 ripete molti degli errori già commessi nei precedenti Programmi d’agglomerato, malgrado le critiche espresse dalla Confederazione». Sono le conclusioni messe nere su bianco all'interno del documento per la consultazione inoltrato dai Cittadini per il territorio del Luganese (CTL) alla Commissione regionale dei trasporti per il Luganese.

Diverse le osservazioni fatte. Tra cui «la mancanza di un vero programma d'azione regionale, consolidato, realistico e condiviso tra autorità e cittadini», quanto piuttosto la configurazione di «una supplica per ottenere sussidi da Berna». La CTL ritiene inoltre che «il programma di agglomerato PAL5, che prevede spese per 1,1 miliardi di franchi, sia irrealistico e sproporzionato. Già nel 2012 il PAL2 aveva proposto un enorme pacchetto di investimenti di 1,454 milioni di franchi, di cui a tutt’oggi sono state realizzate solo poche briciole», si legge nella nota diffusa. E «si rammaricano di non aver potuto contribuire, già nella fase di stesura del Programma, alla elaborazione del PAL5; contrariamente alle altre Commissioni regionali quella del Luganese ha chiuso la porta alla partecipazione anticipata dei cittadini».

Sostegnono poi che la situazione della mobilità urbana a Lugano sia «caotica e inaccettabile: le linee dei bus sono lentissime, impedite dalle code del traffico privato, mancano le corsie preferenziali. Le conseguenze sono ristagni e paralisi diffuse in città». Affermano che «non vi sono state proposte efficaci per migliorare la situazione».

Per quanto riguarda il PAL5, in modo particolare il progetto Tram-treno, ritengono la proposta - per quanto attraente - di difficile attuazione. «Nemmeno teoricamente la realizzazione delle due linee tramviarie urbane riesce a riequilibrare la disastrata mobilità cittadina. I calcoli prevedono infatti che nel 2045, messe in esercizio le due linee e attuati i progetti PSE e NQC, la circolazione stradale resterà caotica con diffuse congestioni e paralisi», dicono. «L’investimento finanziario richiesto per la realizzazione delle due linee tramviarie è enorme, la viabilità sarà sconvolta, e alla fine il successo non è assicurato». «Meglio dunque agire con determinazione a piccoli passi per risanare la disastrata mobilità urbana attuale, accelerando il servizio dei bus e contenendo gli intralci causati dal traffico automobilistico, con corsie preferenziali per il trasporto pubblico, rimettendo a tempi successivi, se opportuno, l’avvio della pianificazione della rete tramviaria urbana».

Per i Cittadini per il Territorio del Luganese dunque «le misure urgenti sono quelle – già indicate nei programmi d’agglomerato precedenti – volte a limitare l’uso dell'auto, segnatamente aumentando le corsie per i bus e promuovendo il trasporto pubblico, sopprimendo i sovrabbondanti posteggi in superficie nella zona centrale e creando dei veri percorsi pedonali e ciclabili. Misure che costano poco e che sono rapidamente realizzabili. Tanto più che solo partendo da esse, altri provvedimenti potranno sviluppare appieno la loro efficacia».

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