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CANTONEPreventivo 2024, disavanzo stimato a -104,2 milioni

13.11.24 - 11:12
Rendiconto intermedio di fine settembre: continuano a esserci tante spese, ma anche più ricavi.
Archivio Ti Press
Fonte Consiglio di Stato
Preventivo 2024, disavanzo stimato a -104,2 milioni
Rendiconto intermedio di fine settembre: continuano a esserci tante spese, ma anche più ricavi.

BELLINZONA - In base al rendiconto intermedio a fine settembre 2024, il Consiglio di Stato ha preso conoscenza dell’andamento delle finanze cantonali. L’aggiornamento delle principali voci di spesa e ricavi determina un disavanzo stimato di -104.2 milioni di franchi, sostanzialmente allineato al precedente preconsuntivo (-104.4 milioni).

L’aggiornamento dell’andamento delle finanze cantonali a fine settembre 2024 è in linea con il risultato del precedente preconsuntivo riferito ai primi sei mesi dell’anno. Rispetto al preventivo 2024, l’aggiornamento del disavanzo d’esercizio evidenzia da un lato maggiori spese per 68.4 milioni di franchi e dall’altro maggiori ricavi per complessivi 95 milioni di franchi. Per i dettagli concernenti i principali scostamenti rimandiamo al rapporto allegato che riporta il confronto dei dati con il preventivo.

Le spese - Per quanto attiene alle spese l’aumento previsto è determinato in particolare, per quanto concerne i contributi, dalla spesa non preventivata di 40.7 milioni di franchi relativa ai contributi per persone con statuto S (profughi ucraini; compensati da contributi federali), da maggiori contributi nel settore dell’asilo per 13.9 milioni di franchi a seguito dell’aumento di rifugiati e da un incremento di 4 milioni di franchi delle prestazioni complementari AVS/AI. Si segnala poi un incremento ad oggi quantificabile in 10 milioni di franchi della spesa del personale conseguente alla crescita della spesa per il personale docente (+2.5% rispetto alla cifra a preventivo) e di 6.7 milioni dei riversamenti a titoli di computo globale d’imposta e di 6.6 milioni delle spese per interessi. Diminuiscono d’altro canto di 10 milioni di franchi i contributi per la partecipazione al premio assicurazione malattia (15 milioni in meno per la partecipazione al premio assicurazione malattia per beneficiari PC AVS/AI, ai quali si contrappongono  5 milioni in più per la Ripam ordinaria) e di 4.5 milioni di franchi ciascuno sia i contributi comunali, a seguito della mancata proroga della riduzione del coefficiente d'imposta cantonale, sia i contributi per l’accordo universitario intercantonale.

I ricavi - Sul fronte dei ricavi si evidenzia, considerate le ultime previsioni congiunturali del mese di ottobre e l’avanzamento delle tassazioni emesse, un miglioramento dei gettiti fiscali per 51.5 milioni di franchi (10.5 milioni in più rispetto al precedente preconsuntivo), maggiori entrate dalle imposte alla fonte (+5 milioni), della quota IFD sull’anno corrente (+3 milioni) e dall’imposta sugli utili immobiliari (+2 milioni).

Spese non preventivate - Crescono poi, a seguito delle spese non preventivate indicate in precedenza, di 38.6 milioni di franchi i contributi della Confederazione per il settore dell’asilo (46.8 milioni considerando solo i contributi per persone con statuto S). Si segnala infine un incremento di 4.8 milioni di franchi delle devoluzioni allo Stato, di 2.7 milioni di franchi delle imposte sulle automobili, di 2.4 milioni di franchi della ripresa dai Comuni sul contributo di livellamento, di 2 milioni delle tasse degli uffici di esecuzione e fallimento, di 1.4 milioni i recuperi di stipendi e di 1.2 milioni di franchi della partecipazione sulla tassa sul traffico pesante. Diminuiscono d’altro canto di 10 milioni di franchi le imposte di successione e donazione e di 7.5 milioni di franchi le tasse d’iscrizione al registro fondiario. Si riducono poi di complessivi 4.9 milioni i contributi federali per spese d’esercizio nei settori delle strade nazionali e della formazione professionale, di 2.6 milioni di franchi i contributi comunali alle imprese di trasporto e di 2 milioni quelli per l’assistenza.

Si invita alla cautela - I dati presentati con questo preconsuntivo sono da considerare con cautela, non solo perché provvisori, ma anche in relazione alle incertezze e alla volatilità del momento. Gli stessi mostrano che il risultato prospettato per il 2024, salvo importanti eventi favorevoli, sarà negativo.

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