Il collettivo lamenta una perdita secca del 26% di rendita in poco più di dieci anni.
LOCARNO - «Fermare la diminuzione delle rendite pensionistiche proponendo delle misure di compensazione per recuperare quanto perso negli anni». Questo l'obiettivo di un comunicato congiunto dei quattro sindacati ticinesi (Commissione del personale, OCST, SIT e POD).
«Dopo una prima decurtazione delle rendite pensionistiche avvenuta nel 2012, tra il 2022 e il 2025 il Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto di Previdenza dei Dipendenti del Comune di Locarno (IPCL), ha ridotto il tasso di conversione in modo scalare dal 5,85% al 5,03%, riducendo ulteriormente le rendite pensionistiche del 14%», si legge in una nota stampa.
«Il risultato dell’operazione contabile è una perdita secca del 26% di rendita in poco più di dieci anni. Questo è stato fatto senza nessuna consultazione dei lavoratori e senza mettere in atto nessuna misura di compensazione per evitare il peggioramento delle prestazioni di vecchiaia».
«L’IPCL assicura tutti i dipendenti del Comune, circa 500 persone attive e 250 beneficiari di rendita. Tra pochi giorni verranno eletti i rappresentanti dei lavoratori all’interno del CdA dell’Istituto di Previdenza dei Dipendenti del Comune di Locarno (IPCL). È l’occasione per tematizzare la questione».