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Il PLR della Sezione Tresa si fa portavoce delle loro angosce e invita il Municipio a mobilitarsi
TRESA - Le voci riguardanti la concreta possibilità che l'ex caserma della Guardia di finanza, situata al di là del confine, sia destinata all'accoglienza di richiedenti l'asilo, destano preoccupazione negli esercenti e commercianti della frazione di Fornasette. A renderlo noto è il comitato PLR di Tresa secondo cui la struttura è stata recentemente ristrutturata con l'intento di accogliere una nuova destinazione d'uso.
«Il timore è che con l'arrivo dei richiedenti l'asilo possa favorire attraversamenti illegali del confine. Questi potrebbero essere associati a episodi di disordine pubblico o reati minori che andrebbero a gravare sugli esercenti commerciali. Tali eventualità potrebbero inoltre intensificare il senso di insicurezza già diffuso tra i cittadini di Tresa, aggravato dal numero di rapine e furti registrati negli ultimi anni nel comune».
Inoltre, viene aggiunto, «la situazione risulta ulteriormente complicata dalla posizione periferica di Fornasette, caratterizzata da una limitata presenza delle forze dell’ordine. L’assenza di un controllo doganale costante, sia da parte delle autorità svizzere sia da quelle italiane, accresce le preoccupazioni della comunità locale, rendendo il territorio più vulnerabile a potenziali criticità».
Il PLR della Sezione Tresa invita quindi «il Municipio a rivolgersi alle istituzioni competenti al fine di garantire la sicurezza di esercenti, commercianti e residenti del Comune di Tresa».
