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Matteo Quadranti

Matteo Quadranti
Matteo Quadranti: Figlio di Roberto e Mariella n. Riva, ha 44 anni e abita a Balerna, con la figlia di 5 anni. È avvocato e notaio, contitolare dello studio Grassi-Quadranti, a Chiasso. Capitano nell’esercito e membro attivo in nume...

Matteo Quadranti: Figlio di Roberto e Mariella n. Riva, ha 44 anni e abita a Balerna, con la figlia di 5 anni. È avvocato e notaio, contitolare dello studio Grassi-Quadranti, a Chiasso. Capitano nell’esercito e membro attivo in numerose associazioni, gruppi di lavoro e commissioni a carattere professionale, sociale e culturale tra le quali l’Associazione cantonale ticinese di ginnastica (presidente), il consiglio di fondazione del Parco delle Gole della Breggia (segretario), coordinatore PLR per il rilancio del progetto di aggregazioni comunali del basso Mendrisiotto, segretario dell’Associazione Incontro democratico, e altre ancora. È municipale a Balerna da quasi 15 anni, delegato all’assemblea del PLR nazionale ed è stato presidente distrettuale del Mendrisiotto (2003 – 2008).

Come è nata la passione per la politica?
La mia famiglia non vanta esponenti politici ma è sempre stata attiva nel sociale e nel volontariato. La mia passione per la politica è nata spontaneamente dal confronto d’idee con amici, sin dalla fine del liceo, e dalla volontà di rendersi utile alla propria gente e alla propria terra. Forse per questo il mio lavoro di laurea è stato incentrato su “Le grandi linee della politica governativa e il piano finanziario come strumento d’azione dello statale”.

Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
Il progresso del Ticino. Il FUTURO è adesso! Perché è: ora e non domani che si deve pianificare il Ticino dei nostri nipoti; oggi e non domani che si devono creare le condizioni per un'occupazione stabile ai nostri figli; ora e non domani che si deve promuovere una formazione all'altezza dei tempi, oggi e non domani che si deve garantire la sicurezza sociale e individuale.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
Occupazione, finanze, coesione sociale tra le persone e le regioni del Cantone.
Efficienza dello Stato e solidarietà come fattori competitivi.

Quale il Ticino del futuro che sogna?
Vorrei un Ticino meno litigioso politicamente. Nel quale il cittadino possa tornare ad essere vicino alla politica. La democrazia e il vero progresso del Paese hanno bisogno di cittadini attenti per evitare che il potere rimanga in mano a pochi. Solo così si potrà costruire, con riforme importanti, un Ticino coeso e solidale, dove ognuno abbia accesso a un’esistenza degna, equa e sicura per sé e per le generazioni che verranno.

Perché dovremmo votarla?
Perché amo la democrazia (quella vera e reale), il mio Paese, la sua gente e il nostro ambiente. Come un buon genitore si preoccupa di rappresentare i propri figli con amore, intendo rappresentare i nostri cittadini.

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