ROMA - Il suo ruolo di contabile all'interno dell'Amministrazione per il patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), i suoi rapporti con funzionari della Banca Vaticana (Ior) e nomi di persone che sarebbero coinvolte in attività illecite. È quanto riferito oggi da monsignor Nunzio Scarano, arrestato il 28 giugno scorso nel quadro di accertamenti della Procura di Roma sul fallito tentativo di far rientrare in Italia 20 milioni di euro dalla Svizzera, in tre ore di interrogatorio al quale è stato sottoposto, a Regina Coeli, dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Stefano Rocco Fava.