Un volantino in lingua araba distribuito nel campo di Idomeni indica la via per raggiungere la Macedonia: «La Germania accoglie ancora profughi»
ATENE / SKOPJE - La disperazione di fronte ai muri e alle frontiere sigillate lungo tutta la rotta balcanica ha indotto oggi centinaia, probabilmente migliaia di migranti e profughi mediorientali a lasciare il campo-inferno di Idomeni in Grecia per aggirare il blocco e cercare nuove vie d'ingresso in Macedonia, per proseguire a tutti i costi il viaggio verso la terra promessa dell'Europa occidentale (Germania).
Le tv internazionali hanno mostrato in diretta l'esodo - Azioni disperate dettate dalla frustrazione di chi non è più disposto ad aspettare dietro le barriere di filo spinato. I più, nonostante i tentativi della polizia greca di fermarli, si sono riversati verso il fiume Suva Reka, letteralmente Fiume Secco, che a pochi km da Idomeni segna il confine fra Grecia e Macedonia. Le tv internazionali hanno mostrato in diretta le immagini drammatiche e strazianti di uomini, donne, vecchi, bambini mentre affrontavano le acque agitate e impetuose del fiume in piena per le recenti piogge.
Bambini sulle spalle e bagagli - L'attraversamento scelto è quello in corrispondenza del villaggio di Moin presso Gevgelija, primo centro abitato in territorio macedone. Famiglie intere riprese mentre con circospezione entravano nelle acque del fiume, tenendo in tanti i bambini più piccoli sulle spalle e trasportando con grande fatica il bagaglio, zaini con appese scarpe pesanti, coperte, vestiario più asciutto. Per facilitare il guado, da una riva all'altra sono state stese robuste corde tenute da volontari greci e di altri Paesi.
Tre afghani annegati nel fiume - La notte scorsa tuttavia in tre - due donne e un uomo tutti afghani - non ce l'hanno fatta e sono annegati. Si tratta, secondo le ultime notizie aggiornate, di una donna incinta di 27 anni, della sorella 17enne e di un loro cugino. Nel pomeriggio, la polizia e l'esercito macedoni sono intervenuti in forze fermando i migranti che sono riusciti a entrare in Macedonia, e il cui numero - a seconda delle fonti - oscilla fra 2 e 4 mila. Non si conosce al momento la loro sorte, ma si ritiene che saranno rimandati in Grecia.
Profughi bloccati nei boschi macedoni - Attualmente, secondo i media locali, le migliaia di migranti intercettati restano bloccati nei boschi a ridosso della frontiera, controllati a vista dalle forze di sicurezza macedoni. In giornata si è avuta notizia di un hashtag aperto su Twitter dal titolo 'Marchofhope', Marcia della speranza, che pubblica immagini del drammatico guado del fiume Suva Reka.
Giornalisti stranieri denunciati per entrata illegale in Macedonia - Sempre oggi in territorio macedone sono stati fermati anche una trentina di giornalisti stranieri, entrati illegalmente in Macedonia unitamente alle centinaia di migranti partiti da Idomeni. Condotti al commissariato di polizia a Moin, sono stati denunciati per ingresso illegale nel Paese e per mancanza di permesso di lavoro in territorio macedone.
Nel campo di Idomeni ancora migliaia di migranti - Nel campo di Idomeni, dove le condizioni di vita sono sempre più insostenibili, con le tende immerse nel fango e un pericolo crescente di epidemie, restano fra 12 e 14 mila migranti, che attendono le conclusioni del nuovo vertice Ue del fine settimana e continuano a sperare in una improbabile riapertura dei confini lungo la rotta balcanica.
Il volantino ha dato via all'esodo? - Intanto dalla Bild-Zeitung giunge la notizia del volantino in lingua araba diffuso nei social media e distribuito ai migranti del campo profughi di Idomeni in cui vi sono contenute indicazioni circa le possibilità di raggiungere, con tanto di piantina, la Macedonia.
Nel volantino si legge:
- la frontiera greco-macedone è chiusa e resterà chiusa
- non ci saranno pullman o treni che vi porteranno in Germania
- Probabilmente coloro che resteranno in Grecia saranno riportati in Turchia
- Chi riesce a percorrere illegalmente la rotta attraverso l'Europa orientale avrà la possibilità di restare: la Germania continua ad accogliere profughi
- Probabilmente il campo profughi di Idomeni sarà sgomberato nei prossimi giorni. Ed è probabile che sarete costretti ad andare in altri campi profughi. Da lì sarete portati di nuovo in Turchia.
Le soluzioni
- Il filo spinato è stato posato qui affinché crediate che i confini sono chiusi. Soltanto a cinque chilometri di distanza da qui il filo spinato non c'è più. Là non ci sono barriere che vi impediscono di andare in Macedonia. Là è possibile attraversare il confine.
- Se vi muovete in piccoli gruppi le guardie di frontiera o i militari saranno in grado di fermarvi e vi porteranno di nuovo in Grecia.
- Se sarete in migliaia a marciare tutti insieme, la polizia non riuscirà a fermarvi o a riportarvi indietro.
Il nostro piano è di ritrovarci lunedì alle ore 12.00 all'uscita del campo e poi di varcare insieme la frontiera. Guardatevi la piantina: su di essa vi sono segnati la via e il punto di ritrovo.
Raccontate a tutti i vostri amici e parenti dell'azione.
Nascondete questo volantino. Né la polizia né i giornalisti devono vederlo.
Buona fortuna.
Le autorità macedoni sospettano che i manifestini siano stati scritti da tedeschi.
Il misterioso «Kommando Norbert Blüm» - In calce, infatti, vi è una firma: «Kommando Norbert Blüm». L'ex ministro del lavoro della CDU, Norbert Blüm, nelle scorse settimane aveva trascorso una notte in una tenda nel campo profughi di Idomeni. Tuttavia si esclude che l'80enne sia coinvolto nell'azione di oggi.
La Germania ha superato gli 82 milioni di abitanti - Intanto in Germania sono stati diffusi i nuovi dati demografici. Il più popoloso Paese dell'Unione Europea cresce: se ad inizio 2015 vi erano poco più di 81 milioni di abitanti, oggi il loro numero ha superato gli 82 milioni.