Gli scienziati devono ancora capire cosa sia a provocare questo effetto
BRNO - La musica di Mozart ha effetti antiepilettici e potrebbe essere usata a scopo preventivo per chi soffre di epilessia. È quanto emerso da una ricerca presentata al settimo Congresso della European Academy of Neurology (EAN), che si tiene online.
Esperti del Centro epilessia dell'ospedale ceco St Anne e dell'università CEITEC Masaryk, a Brno (Repubblica Ceca), hanno visto che la Sonata per due pianoforti in re maggiore, K. 448, riduce l'attività cerebrale epilettiforme, ovvero quell'attività anomala che può alimentare una crisi epilettica.
Gli esperti hanno misurato l'attività epilettiforme di pazienti che dovevano essere operati proprio per l'epilessia e hanno visto che la sonata di Mozart riduce del 32% questa attività, mentre una composizione di Franz Haydn la aumenta del 48%, ma solo nei pazienti maschi.
«Crediamo che le caratteristiche 'acustiche' della musica di Mozart influenzino le onde cerebrali in modo tale da ridurre le scariche epilettiformi», spiegano gli autori del lavoro. Resta da capire in che modo le note di Mozart sortiscano questo effetto, spiegano; di certo dipende dalle caratteristiche fisiche della musica, spiegano, perché nessun paziente conosceva le composizioni ascoltate, né aveva dichiarato di apprezzare più un brano rispetto all'altro.
Una volta scoperte le armi segrete nelle note di Mozart, si potranno sviluppare strategie preventive ad hoc per i pazienti, circa sei milioni di persone in Europa.