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LUGANOCultura: non è un bene di lusso, rendiamola aggregativa

05.03.21 - 11:28
Mattea David, per il Partito Socialista di Lugano, Municipio, lista n.7 candidata n.4 Consiglio Comunale, lista nr.11
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Mattea David, Candidata per il Partito Socialista di Lugano,  Municipio, lista n.7 candidata n.4 Consiglio Comunale, lista n.11 candidata n.12
Mattea David, Candidata per il Partito Socialista di Lugano,  Municipio, lista n.7 candidata n.4 Consiglio Comunale, lista n.11 candidata n.12
Cultura: non è un bene di lusso, rendiamola aggregativa
Mattea David, per il Partito Socialista di Lugano, Municipio, lista n.7 candidata n.4 Consiglio Comunale, lista nr.11

Senza cultura non c’è sviluppo. Ancora più importante: arte e cultura non devono essere considerate come beni di lusso poiché toccano l’essenza di ciò che ci rende esseri umani, aiutano nello sviluppo di una propria opinione, sono il diritto di libertà e di espressione.

A Lugano il fenomeno degli spazi d’arte indipendenti è in aumento, con la nascita spontanea di attività ricreative e culturali. Scopriamo così una città vitale, con voglia di confronto, di interazione e attiva nella promozione di realtà locali. Questi momenti di scambio sociale sono fondamentali per lo sviluppo della società e vanno resi una realtà ben definita accanto ai principali poli artistici ufficiali – pensiamo al LAC.

Realtà culturali aggregative di questo tipo si basano, inoltre, su una filosofia di recupero degli spazi in disuso, il cui rinnovato utilizzo va a beneficio della città intera, dalla sua popolazione alla sua immagine verso l’esterno.

È tempo che Lugano si faccia promotrice di queste culture e di queste arti, coordinandole al meglio nella loro varietà, tutelando altresì la loro indipendenza, incentivando la formazione di nuovi posti di lavoro in questo settore.

Penso anche alla possibilità di lavorare per singole zone, inserendo queste attività all’interno delle realtà di quartiere. Notiamo come in quasi tutti i comparti di Lugano vi siano edifici che potrebbero avere una nuova destinazione d’uso, senza andare a demolire l’esistente per ricostruire appartamenti che, in molti casi, restano sfitti. Ci sono esempi di comparti interi resi dei centri multi culturali e didattici, con spazi espositivi, atelier pop-up per ogni arte, spazi didattici con orti comunali, attività ricreative.

Ricordiamoci che la creatività include e se il Municipio detta le regole d’evoluzione della città, è ora che comprenda l’importanza dell’avere associazioni culturali indipendenti per lo sviluppo di una società più ricca e più sana.

 

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