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COMUNALI 2024Arbedo-Castione e il coraggio di osare

14.03.24 - 11:10
Moreno Guatieri Candidato al Municipio Arbedo-Castione
Moreno Guatieri
Fonte Moreno Guatieri
Arbedo-Castione e il coraggio di osare
Moreno Guatieri Candidato al Municipio Arbedo-Castione

ARBEDO-CASTIONE - Arbedo-Castione, comune che aspira sempre ed ancora alla propria indipendenza, è allo stesso tempo esempio e precursore di quelle fusioni oggi tanto attuali e, forse, abusate. L’unione tra i due villaggi di Arbedo e Castione avvenne nel lontano 1820 e fu fonte di aspre dispute tra Arbedo e Lumino, con cui Castione aveva sin lì avuto stretti legami. Dopo oltre 40 anni di lotte, nel 1863 Arbedo, Castione e Lumino decidono “che la pace è necessaria” e i relativi confini vengono definitivamente fissati.

Parlando di Castione, Franscini affermava: «vi è nelle basse parti del Ticino e della Moesa terreno incolto e pantanoso, e d'estate gli abitanti sono visitati dalle febbri». A distanza di 200 anni queste parole sembrano descrivere luoghi di un altro mondo!

Oggi Arbedo-Castione è un Comune che si pone alla confluenza di due vallate che sono anche importanti vie di comunicazione, dispone di buone infrastrutture, i servizi sono ottimi e la qualità di vita apprezzabile.

Questo non significa che il potenziale sia stato completamente esaurito. Stanno arrivando le officine, la zona artigianale-industriale di Castione è lungi dall’essere valorizzata appieno, boschi e natura hanno ancora molto da offrire, alcune lungimiranti iniziative imprenditoriali potrebbero ergere Arbedo-Castione a modello.

Il Comune non deve dormire sugli allori, bensì insistere in questo processo di miglioramento continuo. Perché no, dare spazio alle proposte dei suoi cittadini e vagliare nuovi vantaggi di sviluppo che possano portare il proprio nome ancora più in alto.

La progettualità, le iniziative, le visioni, devono fare coppia con apertura, futuro, risorse locali, collaborazione e chi più ne ha più ne metta, per avere in casa il grande valore aggiunto tecnologico, economico e di capitale umano.

In questo senso, uno dei temi caldi (in tutti i sensi…) del nostro futuro è indissolubilmente legato al tema climatico, allo sfruttamento delle risorse, alla gestione dei consumi energetico (con tutte le sue sfaccettature). La transizione verso un’economia più sostenibile e indipendente non significa automaticamente fare (solo) sacrifici, ma anche portare a compimento progetti che sappiano coerentemente valorizzare questi principi che, in fondo, tutti condividono.

Arbedo-Castione non ha pozzi di petrolio o giacimenti di gas naturale (per fortuna); né centrali atomiche o sbarramenti idroelettrici. Però i tre quarti della sua superficie sono coperti di boschi, taluni molto discosti, altri ricchi di pregiato legname da costruzione, altri ancora preziosa fonte di energia.

Oggigiorno, soprattutto in Ticino, siamo ben lungi dall’aver attinto dal potenziale (energetico) dei boschi. Pensiamo che l’accrescimento annuo (cioè quello che i boschi “producono” nel loro processo di crescita - in altre parole gli “interessi” del capitale boschivo) supera i 600'000 m3. Di questi ne vengono tagliati ed esboscati solo un sesto (circa 100'000 m3). I restanti 500'000 m3 vanno ad aumentare il capitale, portando con sé, oltre ad un costante aumento della superficie boschiva, un invecchiamento ed “appesantimento” dei versanti. Se da una parte questo è un processo che prima o dopo trova il suo equilibrio (tanti alberi crescono, quanti crollano), quando parliamo di boschi di protezione l’approccio deve per forza essere un altro.

Tanto per snocciolare ancora qualche cifra, ricordiamo che nel primo dopoguerra in Ticino si tagliavano quasi 250'000 m3. Se allora questo sfruttamento faceva il paio con un’economia povera e che stava uscendo da momenti molto difficili, ci rendiamo conto che nella moderna società più o meno benestante, la risorsa legno diventa, come abbiamo scritto sopra, una grande opportunità.

La tecnologia di questo inizio di millennio è avanzata anche nel settore forestale; con la biomassa è possibile non solo produrre calore, ma anche pregiata energia elettrica. Gli obiettivi 2050 fissati dalla Confederazione sembrano qualcosa di sfocato e molto distante. In realtà sono dietro l’angolo.

Adesso bisogna avere il coraggio di osare. Arbedo-Castione merita, come lo è stato nella storia nel campo delle fusioni, di essere il primo comune in Ticino a fregiarsi di essere già nel futuro!

Moreno Guatieri Candidato al Municipio Arbedo-Castione

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