“Il Centro + Giovani del Centro + Indipendenti”, lista 4, Castel San Pietro
Un tesoro costruito quasi 1000 anni fa, demolito attorno al 1450 e da allora, adagio adagio, scomparso sempre di più alla nostra vista. Ora quel che rimane è nascosto quasi completamente dalla vegetazione, dai prati e dai vigneti e pochi saprebbero immaginare che quella collinetta era già abitata già in epoca romana. Dal 1100 circa vi vissero famiglie benestanti, vescovi di Como e di Milano, assunse anche funzioni strategiche come fortezza militare e di sorveglianza. La Chiesa Rossa, dedicata a San Pietro ed eretta nel 1343, e alcune mura di cinta sono ancora le uniche testimonianze visibili sicure del passato.
Stiamo naturalmente parlando del castello che ha dato il nome al paese (San Pietro perché l’allora “castellanza” era dedita al patrono di Como) e che si trova in zona Al Ponte, così chiamata proprio per la presenza del ponte levatoio che dava accesso al maniero.
Costruito verso il 1100 ha visto la sua importanza crescere per oltre 300 anni. Alcune ricerche archeologiche provano l’esistenza, sotto la coltre di terra e detriti che si sono accumulati, di possibili ritrovamenti molto importanti e di valore.
Mosaici, tracce dell’oratorio già presente all’interno del castello intitolato a San Giovanni, dipinti e chissà cosa ancora. A detta degli esperti siamo sicuramente davanti ad un ritrovamento storico che fa il paio con quello importante del villaggio a Tremona, ma, se in quel luogo sono stati ritrovati resti di vita contadina, a Castello si può pensare a ritrovamenti di vita signorile.
Proprio per conoscere meglio il nostro passato, siamo estremamente soddisfatti che la Fondazione Parco delle Gole della Breggia abbia in programma la riscoperta di questi luoghi.
Castel San Pietro, come paese, acquisirebbe una conoscenza storica impareggiabile, l’onore di riavere uno dei gioielli della regione sul suo territorio, un luogo di attrattiva turistica non indifferente e l’onore di poter raccontare una storia dal passato così importante.
Poter disporre un domani di edifici storici quali la masseria Cuntitt, la Villa di Loverciano, la masseria di Vigino, la chiesa parrocchiale, la Chiesa Rossa, il Parco delle Gole della Breggia situati in un fazzoletto di terra sarà una realtà incredibile.
Abbiamo un tesoro sotto i nostri piedi e speriamo che presto si possano iniziare i lavori preliminari di rinforzo delle mura di cinta e i lavori del progetto di scavo.
Come si evince dal suo programma, “il Centro” è attento alla riscoperta delle nostre origini e alla conservazione della loro testimonianza (chiese, fontane, calchèra, bressanella, fortino, ...) e si è già interessato nel corso della passata legislatura al tema della valorizzazione dei resti del castello interpellando in proposito il Municipio.
Auspichiamo che il Comune faccia la sua parte nel sostenere chi dovrà riscoprire il “Tesoro”, collaborando con gli interessati e gli enti pubblici responsabili, mettendo a disposizione quanto necessario (spazi, materiale, sostegno finanziario, …) e che i nostri concittadini possano riservare parte del loro tempo libero per collaborare con chi eseguirà i lavori.