Pierluigi Pasi, Lista 4 UDC-UDF candidato 14 per il Consiglio Comunale
MENDRISIO - Aprile è arrivato puntuale; non i conti consuntivi delle Aziende Industriali di Mendrisio, che giacciono ancora in un cassetto. È singolare: usualmente seguono di poco quelli generali della Città, quest’anno noti e sbandierati da settimane. Tutto tace; nessuna interpellanza. Se il risultato d’esercizio 2023 delle Aziende non sarà pubblicato nei prossimi giorni, i contribuenti di Mendrisio andranno alle urne senza conoscerlo.
Di per sé nulla di male. Non fosse che, anche con la motivazione del “rosso” di 700mila franchi o giù di lì (causato perlopiù dalla guerra in Ucraina) che il relativo preventivo scriveva a fine 2022, chi oggi avrebbe già dovuto renderlo noto (il Municipio) aveva deciso di sollevare Massimo Cerutti dalla conduzione del Dicastero AIM, attribuendola a Samuele Cavadini (PLRT) che poi l’ha passata a Daniele Caverzasio (Lega) il quale oggi ne porta la responsabilità. Perché, dunque, questi consuntivi non sono ancora stati pubblicati? Per non farne un’inopportuna marchetta elettorale? E se fosse, a vantaggio di chi? La risposta, ovviamente, dipende dal risultato dei conti, oggi appunto ancora misterioso.
Prima del 14 aprile i cittadini di Mendrisio, che hanno diritto di sapere, potranno porre la domanda a chi la risposta la conosce. All’occasione, chiedendo a costoro anche perché in quello stesso cassetto, a distanza di oltre un anno giacciono pure i risultati dei lavori, pagati da loro, del cosiddetto «gruppo di lavoro interno all’amministrazione» cui l’Esecutivo, parallelamente alle critiche rivolte al responsabile esautorato, avrebbe affidato il compito di «riesaminare e ricostruire il processo comunicativo tra il Dicastero AIM, il Municipio e la Commissione della gestione».
A meno che il Municipio, con i suoi Municipali uscenti e ricandidati, non decida di pubblicarli entrambi (consuntivi e rapporto) prima e a urne ancora aperte: sarebbe un segnale tangibile di una ritrovata trasparenza in Città.