Dr. med. Orlando Del Don, Il Noce, lista n. 3, cand. n. 2 al Municipio e n. 13 al CC
Le famiglie rappresentano la base, le fondamenta sulle quali edificare e promuovere una società e una comunità virtuosa, sana, futuribile e desiderabile.
Queste forniscono un contributo essenziale, centrale, al funzionamento stesso del Comune che, a sua volta, è l'elemento centrale sul quale si erige uno Stato, un Paese intero.
In questo senso le donne, le mogli e le madri che contribuiscono al buon funzionamento delle famiglie e che, magari devono pure lavorare per integrare il salario del coniuge, devono essere aiutate, sostenute e protette affinché il sistema socio-economico e il tessuto sociale che lo alimenta possa prosperare.
Con la compensazione degli oneri famigliari lo Stato deve riconoscere le prestazioni fornite dalle famiglie e favorire una giustizia retributiva riguardo ai costi che queste ultime devono sostenere per l'accudimento, il mantenimento e la formazione dei figli. Inoltre questa compensazione ha lo scopo di prevenire la povertà delle famiglie stesse, tenuto conto che le famiglie monoparentali e quelle con diversi figli vivono molto spesso in condizione di povertà.
Ma tutto ciò - anche qualora dovesse essere pienamente conosciuto, e qui siamo in un limbo ancora tutto da risolvere - non basta di certo. Gli aiuti devono poter essere potenziati ed istituiti anche per quanto attiene i servizi: i nidi d'infanzia, gli asili nido, le mense scolastiche, il doposcuola, le colonie estive, ecc. Per non parlare poi dei servizi di informazione, consulenza, assistenza, integrazione che l'amministrazione comunale deve essere in grado di fornire alla cittadinanza.
Ora, Bellinzona - la Grande Bellinzona - deve qui ancora fare i compiti. Il ritardo in questo ambito sociale deve ora essere prontamente risolto affinché la città si possa riconoscere come un Comune virtuoso, vicino ai cittadini, e proiettato verso un futuro promettente in grado di garantire quella giustizia sociale senza la quale non vi può essere progresso, benessere e welfare socio-culturale che - a nostro avviso - deve essere il motore centrale della Nuova Bellinzona.
Con IL NOCE questo progetto diverrà realtà perché non possiamo e non vogliamo più aspettare ancora. Il futuro infatti è già quì. Svegliamoci.