Massimo Bartolini, candidato al consiglio comunale di Lugano – Partito Verdi liberali Ticino
LUGANO - Mancano pochi giorni alla fine di questa corsa elettorale alle poltroncine del Consiglio comunale e del Municipio e il tempo delle promesse elettorali è finito. Chi siederà nell’esecutivo e nel legislativo dovrà per forza di cose far seguire i fatti alle parole, se no ci si troverà ancora a dover spiegare perché non si è fatto e realizzato, ciò che si promesso solo per aggiudicarsi qualche voto in più e ci si troverà di nuovo con una popolazione stanca e sempre più lontana dalla politica.
Ci sono ancora moltissime mozioni approvate anni fa e che non hanno fatto un singolo passo in avanti, ci sono un’enormità di progetti faraonici, che vengono sbandierati ogni 4 anni e che poi finiscono nel cassetto, oppure progetti che magari la mia generazione li vedrà realizzati al momento del pensionamento. Sostanzialmente di progetti piccoli di facile realizzazione e in breve tempo, dai costi sostenibili e che diano la sensazione che si stia realizzando per cambiare qualcosa neanche l’ombra.
Da anni le solite cose, il problema traffico, l’ascolto dei cittadini, la cultura che viene dal basso, il turismo, gli aiuti ai cittadini sia giovani che anziani, stanno diventando un disco rotto. Fin quando la politica non capirà che le lotte partitiche non portano a niente, che bloccare proposte accusando altri di non realizzarle porta solo al dissenso da parte dei cittadini, marceremo sempre sul posto. La politica deve capire che serve collaborazione interpartitica, che le cose non sono bianche o nere ma che molte volte la soluzione sta nel mezzo, che servono anche compromessi per realizzare e che serve ascoltare tutti, ma per davvero.
Essere eletti in consiglio comunale e in Municipio dovrebbe riempire di orgoglio, essere scelti per rappresentare i cittadini e risolvere, o per lo meno migliorare la vita a Lugano, è qualcosa di straordinario, collaborare con tutti gli eletti, mettere il cittadino al 1° posto, questo è il senso. In questa campagna elettorale, forse un po’ povera di argomenti, forse un po' stanca, con poche soluzioni, con partiti senza idee e proposte, alcuni, forse perché sentono una leggera pressione, non c’è l’hanno fatta a non attaccare gli altri, chi si presenta per il Municipio deve essere al di sopra di queste risse da bar, anche per non risultare inadatti e grotteschi.
È finito il tempo dei falsi sorrisi, delle strette di mano a scopo elettorale, adesso inizia il tempo del fare, secondo il mio modesto parere la vera campagna elettorale degli eletti, che vorranno ripresentarsi nel 2028, inizierà dopo il 14 aprile e durerà 4 anni, dopo di che basta scuse e retorica. Chiudo facendo gli auguri a tutti i candidati ricordandogli che è un onore poter essere scelti.