Le buone azioni possono fare la differenza. Ne abbiamo parlato con la psicologa Lisa Wagner
ZURIGO - Un sorriso, un regalo inaspettato o un gesto d’aiuto: le buone azioni possono fare la differenza. Ne è convinta anche la dottoressa Lisa Wagner. In un’intervista con 20 minuti, la psicologa spiega cosa serve davvero per essere felici.
Dottoressa Wagner, è possibile influenzare la propria felicità?
«Sì, in linea generale la felicità può essere influenzata. Naturalmente entrano in gioco anche fattori individuali e la misura in cui può essere influenzata varia notevolmente. Ma spesso bastano degli esercizi molto semplici per sentirsi più felici».
E qual è l’esercizio più importante?
«C’è un esercizio che mi piace molto. Ogni sera bisogna annotarsi tre cose belle che ci sono successe nel corso della giornata. In questo modo si rievocano le emozioni positive e in un certo senso si influenza attivamente la felicità».
Se esercizi come questo influenzano la felicità, allora anche le buone azioni hanno un effetto positivo su di noi?
«Sì, proprio così. Le ricerche dimostrano che fare del bene ci rende felici. Lo stesso vale quando si riceve del bene, dato che in noi si genera un sentimento di gratitudine e calore».
Quando si percepisce qualcosa come una buona azione?
«È fondamentale che si riconosca semplicemente l’intenzione che c’è dietro. Se riesco a capire che si tratta di un’azione mossa da buone intenzioni, la percepisco come una buona azione. Che poi la buona azione vada sempre a buon fine è un altro discorso, ma la cosa principale è che io riconosca l’intenzione benevola».
Che cosa ci rende più felici: fare del bene o riceverlo dagli altri?
«In realtà entrambe le cose ci rendono felici, semplicemente in modi diversi. Persino limitarsi a osservare una buona azione suscita in noi un’emozione positiva. Tuttavia, vari studi dimostrano con relativa coerenza che fare qualcosa di buono per gli altri ha un effetto più positivo che fare qualcosa di buono per noi stessi».
Ci sono dei motivi che ci impediscono di compiere buone azioni?
«Sicuramente! Spesso ci blocca la paura di fare qualcosa di sbagliato. Ed è davvero un peccato, perché con una buona azione rendiamo quasi sempre felice un’altra persona, ma anche noi stessi. Naturalmente a volte non è facile, soprattutto quando siamo di cattivo umore, poiché siamo meno disposti a fare del bene a qualcuno».
Ma come si può motivare lo stesso gli altri a compiere buone azioni?
«In fin dei conti la cosa più facile da fare è dare il buon esempio ed essere d’ispirazione per gli altri. Mostrando quale può essere l’effetto di una buona azione si motivano gli altri a voler fare lo stesso».
Con Happyhabits imparerai nuove buone abitudini che rendono felici. Il programma di allenamento è stato creato presso l’Università di Zurigo anche dalla Dr. Lisa Wagner e si basa su dati scientifici. Il programma Happy-Habits è gratuito e può essere seguito anche online, comodamente da casa.
La “Giornata della buona azione” è un’iniziativa di Coop.
Fare del bene e ispirare gli altri!
È con questo motto che in vista del prossimo 21 maggio in tutta la Svizzera faremo insieme delle buone azioni. Puoi pianificarne una anche tu, da solo, con la tua famiglia, la tua associazione o la tua organizzazione. E condividila con l’hashtag #GiornataDellaBuonaAzione su Instagram, TikTok, Facebook o Twitter. Tutti i contenuti condivisi e altre informazioni sulla “Giornata della buona azione” li trovi qui.
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