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RIVOLUZIONE CANNABISLe mamme della Cannabis

26.08.20 - 08:00
Perché e come selezionare una Pianta Madre per la propria coltivazione
MA True Cannabis
Le mamme della Cannabis
Perché e come selezionare una Pianta Madre per la propria coltivazione

Abbiamo già parlato dei metodi per iniziare un ciclo di raccolto della Cannabis. Si possono usare i semi e cominciare facendoli germinare, per arrivare infine al raccolto. Oppure si può usare una Pianta Madre da cui creare dei cloni, in tutto e per tutto uguali alla pianta che li ha generati.

Se scegliamo il secondo metodo, dobbiamo necessariamente sapere cosa sia una Pianta Madre, perché si seleziona e come si mantiene.

Che cos’è una Pianta Madre

Le Piante Madri sono piante che, normalmente, non vengono mai portate in fioritura e dalle quali i coltivatori tagliano i cloni per iniziare il ciclo di produzione. Le Piante Madri hanno quindi un compito ben preciso: fornire rami freschi e sani da tagliare e piantare.

Ogni ramo, che viene chiamato “clone” o “talea”, è geneticamente identico alla Pianta Madre da cui è stato prelevato. Questo rende la vita più semplice per i coltivatori che usano questo metodo, in quanto ogni pianta si svilupperà con le stesse caratteristiche della Pianta Madre, permettendo di mantenere sempre omogenea la qualità dei raccolti.

Perché selezionare una Pianta Madre

Poiché la Cannabis è una pianta, e quindi un organismo vivente, è molto probabile che i semi di una stessa varietà non si sviluppino in piante totalmente uguali una con l’altra. Piccole variazioni genetiche possono portare a piante molto differenti una volta cresciute, con conseguenti differenze nelle infiorescenze raccolte. Avere una o più Piante Madri da cui creare dei cloni permette invece di avere un prodotto finale omogeneo e di qualità ad ogni raccolto.

Talvolta invece capita di trovare una pianta in grado di produrre infiorescenze magnifiche per consistenza, profumo o aspetto. In questo caso, sebbene sia più complicato, si può riportare una pianta in fioritura allo stato vegetativo, creando una Pianta Madre da utilizzare per riprodurre la stessa varietà di infiorescenze. Per semplificare questo processo, talvolta i coltivatori creano dei cloni dalle piante ancora in fioritura, in modo da poter creare le Piante Madri dalle piante che hanno dato il raccolto migliore.

Mantenere una Pianta Madre

Le Piante Madri vanno mantenute costantemente nello stadio vegetativo della pianta, senza mai farla fiorire. Questo perché i cloni che ne derivano sono biologicamente identici alla Madre e, se questa fosse nello stadio di fioritura nel momento in cui vengono create le talee, anche queste fiorirebbero immediatamente, vanificando il lavoro di creazione dei cloni.

Per rimanere nella fase vegetativa, una Pianta Madre ha bisogno del corretto fotoperiodo, ovvero della giusta proporzione di ore di luce ed ore di buio, e dei nutrienti adatti. In condizioni totalmente controllabili, è preferibile utilizzare inoltre un’illuminazione che garantisca il corretto spettro luminoso per la fase vegetative delle piante.

Poiché le Piante Madri vivono una costante fase vegetativa, possono acquisire dimensioni notevoli rispetto alle piante che seguono un ciclo di vita completo fino alla fioritura e al raccolto. Bisogna quindi assicurarsi di avere uno spazio congruo alle esigenze di crescita delle piante.

Non dimentichiamo anche che, come per tutte le altre piante, anche le Piante Madri di Cannabis arrivano ad un certo punto al termine della loro vita. Sostituirle però è piuttosto semplice: è sufficiente portare fino alla fase di fioritura uno dei cloni della pianta e mantenerlo in quello stato, per farlo diventare a sua volta una nuova Pianta madre.

 

Articolo a cura di MA True Cannabis

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