BERLINO - Il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer ha riconosciuto di aver commesso errori nella vicenda cosidetta dei 'visti facilì, per la quale è fortemente sotto pressione e oggetto di violenti attacchi da parte dell'opposizione.
"Io ho fatto due errori", ha detto Fischer intervenendo oggi a Colonia al congresso regionale dei Verdi del Nord-Reno-Vestfalia (ovest della Germania). Il primo è stato l'aver varato nell'autunno 1999 due provvedimenti il cui risultato è stato in realtà quello di rendere ancora più suscettibili di abusi e cattiva interpretazione le norme sui viaggi, già emanate peraltro - ha sottolineato - dal precedente governo di Helmut Kohl.
Il secondo errore è stato quello di non aver agito, tra il 2000 e il 2002, con la necessaria rapidità, fermezza e completezza nelle sue funzioni di ministro competente. "Di questo mi assumo la responsabilita", ma "tutto ciò non ha nulla a che vedere con la politica dei Verdi", ha detto Fischer con voce ferma e tra gli applausi prolungati dei delegati.
Al tempo stesso, il ministro degli esteri - che per lo scandalo dei visti facili è precipitato nei sondaggi di popolarità - ha attaccato con veemenza l'opposizione conservatrice e i suoi leader Angela Merkel (CDU) e Edmund Stoiber (CSU), che a suo avviso si comportano in maniera immorale criminalizzando, per la storia dei visti, l'intero popolo ucraino.
Non è pensabile, ha detto Fischer, che per questa vicenda, gli ucraini vengano attaccati e criminalizzati in maniera indiscriminata. "L'opposizione può chiedere per questo le mie dimissioni, ma la deve smettere di criminalizzare gli ucraini. Ciò è dal punto di vista morale una cosa indecente".
Nei giorni scorsi l'ambasciata di Kiev a Berlino aveva protestato per la campagna di criminalizzazione degli ucraini avviata in Germania dall'opposizione, secondo cui la politica dei visti avviata anni fa dal governo rossoverde avrebbe favorito l'ingresso in Germania di centinaia di migliaia di lavoratori illegali, criminali e prostitute provenienti dall'est Europa, in particolare dall'Ucraina.
L'intervento di Fischer, che era molto atteso e che è durato una ventina di minuti, è stato segnato da ripetuti e prolungati applausi da parte dei 280 delegati Verdi del Nord-Reno-Vestfalia. Il congresso regionale discuterà fino a domani del programma per le elezioni nel Land in programma il 22 maggio prossimo.