Per il sindaco, la città «non è un centro dell'estremismo di destra». Un'associazione che lo combatte non è d'accordo
HALLE - Halle è una città scioccata dopo l’attacco a una sinagoga che, ieri, è costato la vita a due persone. La natura antisemita ed estremista di destra del gesto non lascia pace al sindaco della località di quasi 250mila abitanti.
«In questa giornata Halle è purtroppo diventata un luogo del terrorismo», ha dichiarato Bernd Wiegand (senza partito) a Morgenmagazin di ZDF. Halle, ha però precisato, «è colorata e sfaccettata» e «non è un centro dell’estremismo di destra». Anzi, la Città «agisce contro gli estremisti di destra in maniera assolutamente energica».
Non è del tutto d’accordo Valentin Hacken, dell’associazione “Halle gegen Rechts” (“Halle contro gli estremisti di destra”). Alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, il responsabile ricorda in particolare come l’“Identitäre Bewegung”, un “Movimento identitario” di estrema destra tenuto sotto controllo dai servizi segreti, sia radicato in città. Qui ha infatti una sua sede e alcuni suoi esponenti sono particolarmente attivi in ambito universitario.
Nel suo “manifesto” di dieci pagine comparso in internet e nel filmato da lui stesso realizzato durante l’attacco, il presunto attentatore Stephan B., un 27enne cittadino tedesco, si è dichiarato negazionista, antisemita e antifemminista.
Il procuratore generale: «Aveva con sé 4 kg di esplosivo» - Nel confermare che quello di ieri contro la sinagoga di Halle è stato un attentato terroristico che puntava a fare una strage, il procuratore generale tedesco Peter Frank ha rivelato - in una dichiarazione fatta in tv - che Stephan B. aveva con sé ordigni per un totale di quattro chili di esplosivo.
«Quello che abbiamo vissuto ieri era terrore. Secondo le nostre conoscenze, Stephan B. ieri si era posto come obbiettivo quello di compiere un massacro (...) nella sinagoga di Hall», ha detto Frank nella dichiarazione trasmessa dal canale di notizie dalla tv pubblica tedesca.
L'attentatore, «connotato da un pauroso antisemitismo, xenofobia, razzismo, si era armato in maniera pesante, con diverse armi, apparentemente di costruzione artigianale, e con una grande quantità di esplosivo: solo nell'auto sono stati rinvenuti circa quattro chili di esplosivo», ha detto il magistrato ribadendo che «voleva andare nella sinagoga per uccidervi un grande numero persone».
«Balliet voleva istigare altri» - L'attentatore di Halle «voleva ottenere un effetto a livello mondiale attraverso la ripresa dal vivo della sua azione, attraverso i suoi commenti, il suo manifesto e il suo piano che aveva caricato prima su internet»: lo ha detto il Procuratore generale tedesco Peter Frank nella dichiarazione trasmessa in tv.
Stephan Balliet «voleva imitare azioni comparabili che erano state compiute prima», ha detto il magistrato riferendosi esplicitamente alla strage di Christchurch in Nuova Zelanda del marzo scorso. Però, «secondo le nostre conoscenze, voleva istigare o indurre altri a simili azioni», ha detto ancora Frank.