I gestori di servizio nelle autostrade denunciano il fatto di essere stati abbandonati a loro stessi
ROMA - I benzinai hanno dichiarato che saranno in sciopero per 48 ore sulle aree di servizio autostradali italiane.
L'interruzione del lavoro partirà alle 22 di martedì 12 maggio e si concluderà alla stessa ora di giovedì 14 maggio. Le rivendicazioni riguardano il trattamento ricevuto in questo periodo di crisi, nel quale gli operatori sono stati abbandonati a loro stessi.
«Con una attività che per il suo carattere essenziale non ha potuto chiudere ed a cui non è stato neanche consentito di ridurre orari ed applicare turnazioni per contenere i costi e utilizzare almeno la cassa integrazione, le imprese di gestione, in particolare in autostrada, hanno continuato a garantire il servizio 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, malgrado oltre 2 mesi di vendite letteralmente crollate in media del 92%», si legge in una nota diffusa oggi dalle associazioni Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio.
«In tali condizioni ed a costi inalterati la liquidità è ormai da tempo prosciugata» e «il tavolo di crisi avviato dal Ministro Patuanelli è fermo ormai da un mese per il semplice fatto che - si dica apertamente o meno - il Governo non ha forza ed autorità sufficienti per imporsi su società concessionarie autostradali che sono divise su tutto, tranne che sulla convinzione (incontrastata) di poter agire da "padroni" anziché, appunto, da concessionarie di un bene pubblico» hanno spiegato le associazioni nel comunicato.
Si attende ora una risposta delle autorità alle rivendicazioni.