Secondo gli ultimi dati, le infezioni batteriche resistenti ai farmici sono a livelli inquietanti
GINEVRA - I dati scientifici recenti mostrano dei «tassi inquietanti di infezioni batteriche resistenti ai farmaci» e che «la tendenza sarà ulteriormente alimentata dall'uso inappropriato di antibiotici durante la pandemia di Covid-19».
È questo l'allarme lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha pubblicato una guida per prevenire la trasmissione della resistenza agli antibiotici nel contesto della pandemia. «Le prove mostrano, infatti, che solo una piccola parte dei pazienti con Covid-19 ha bisogno di antimicrobici per trattare le infezioni batteriche» che possono seguire o sovrapporsi a quella virale.
Un numero record di Paesi sta monitorando la resistenza agli antibiotici. La partecipazione alla raccolta dati del GLO (Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System) dell'OMS è cresciuta esponenzialmente passando in soli tre anni da 729 siti di sorveglianza in 22 paesi nel 2018, agli attuali 64'000 siti di sorveglianza con oltre 2 milioni di pazienti arruolati da 66 Paesi in tutto il mondo.