Il governo ha deciso di non rendere più accessibili 190 siti. Vietati anche quelli legati al gioco d'azzardo.
Su Twitter alcuni hashtag come #SavePornHub hanno fatto tendenza.
BANGKOK - Questa settimana il governo thailandese ha deciso di oscurare 190 siti con contenuti pornografici. Il ministro per il Digitale Puttipong Punnakanta ha dichiarato che il blocco fa parte degli sforzi per limitare l'accesso ai siti web pornografici e legati al gioco d'azzardo.
In effetti il governo non ha fatto altro che applicare la legge, che proibisce ogni tipo di pornografia, tranne il possesso per uso personale. Anche il gioco d'azzardo tramite soldi è già vietato.
Una decisione che però non è stata ben accolta dai cittadini, tra i maggiori fruitori dei siti pornografici (secondo una classifica stilata da PornHub, nel 2019 la Thailandia risultava al 17esimo posto a livello mondiale per il traffico generato sul sito, e al primo posto per il tempo trascorso per visita).
Alcuni cittadini si sono dati appuntamento davanti al Ministero per manifestare contro la decisione del governo con tanto di cartelloni e striscioni. Ma la protesta è passata anche e soprattutto sui social network, in particolare Twitter, dove l'hashtag #SavePornHub era tra quelli di tendenza.
Stando alla CNN, che cita la società Top10VPN, il numero di persone che ha cercato di aggirare la censura tramite VPN è aumentata del 640% rispetto alla media giornaliera degli ultimi mesi.