Lo hanno reso noto i carabinieri del capoluogo toscano. In Italia, il 33enne risultava irreperibile dal 2016.
FIRENZE / BERNA - Il figlio 33enne dei due coniugi i cui cadaveri mutilati sono stati trovati nei giorni scorsi lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno all'interno di alcune valigie è detenuto in un carcere svizzero. Lo confermano, come riferisce l'agenzia Adn, gli investigatori dell'Arma dei Carabinieri di Firenze, che avevano avviato ricerche internazionali.
L'uomo è al centro di una serie di accertamenti e verifiche da parte degli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Ornella Galeotti. L'inchiesta sta ricostruendo tutta la vicenda della misteriosa scomparsa della coppia albanese di 54 e 52 anni e del macabro ritrovamento dei loro resti. I due sono stati uccisi in circostanze ancora tutte da chiarire, fatti a pezzi e riposti in quattro valigie.
Il 33enne si è reso irreperibile dal novembre 2016, quando è evaso dagli arresti domiciliari, dove si trovava per reati di droga, per rendersi latitante. I suoi genitori erano scomparsi il 2 novembre 2015, lo stesso giorno in cui il figlio era uscito dal carcere di Sollicciano, dove era finito per droga.
Al momento non è noto in quale struttura il figlio della coppia sia detenuto in Svizzera. Secondo quanto riferisce La Nazione, anche nel nostro Paese il 33enne è in carcere per questioni di droga.